«Lascia stare mia figlia», e a Maniago volano sassi
MANIAGO. Prima le minacce, poi le mani, infine i sassi. Uno di questi finisce contro la porta a vetri di un negozio ubicato in via Colvera, di fronte al bar Al Bottegon, danneggiandola.
Si è conclusa così, quella che mercoledì sera, intorno alle 23, era partita come una discussione, da subito accesa, tra il padre di una ragazza maniaghese e il fidanzato marocchino, di qualche anno più grande della figlia.
La storia d’amore tra i due, da quanto si è appreso, non è ben vista dai familiari della giovane, in particolare dal padre, che l’altra sera avrebbe lanciato un ultimatum al fidanzato. Quella frequentazione deve finire.
A detta di diversi residenti in zona che hanno udito le grida, il padre della maniaghese sarebbe stato molto chiaro col ragazzo marocchino, che da diversi anni abita in Italia. Dalle parole, in pochi minuti si è passati alle minacce e alle urla, poi a qualche strattone. Le mani non sono bastate e si è arrivati ad afferrare alcuni sassi, uno dei quali ha colpito la porta in vetro di un locale, al momento vuoto, ubicato tra la pizzeria al taglio e il negozio Pc Lab del consigliere comunale Marco Tramontina. L’ingresso è stato danneggiato in maniera consistente nella parte inferiore.
Sull’accaduto non è stata sporta per ora alcuna denuncia ai carabinieri della stazione di Maniago, neanche da parte del proprietario del locale danneggiato con la sassata. Da quanto si è appreso, non ci sarebbero state nemmeno segnalazioni alle forze dell’ordine dal pronto soccorso: è presumibile, quindi, che la rissa si sia conclusa senza feriti.
In un primo tempo, alcuni maniaghesi avevano ipotizzato che la porta in vetro del locale fosse stata presa di mira da qualche vandalo. Non sarebbe la prima volta, che a Maniago si verificano simili episodi: a marzo, la vetrina del negozio di forniture per ufficio Buffetti, ubicato nella centrale via Umberto I, al civico 93/a, era stata infranta e l’ipotesi più accreditata era che si fosse trattato di un atto di vandalismo.
Ieri, però, nell’arco di poco questa ipotesi è stata scartata: in città si è iniziata a spargere la voce della rissa avvenuta in strada tra il maniaghese e il marocchino, e subito ogni dubbio è stato fugato. Nessun atto vandalico né tentativo di effrazione: la porta era stata danneggiata da un sasso, lanciato nel corso di un’accesa discussione nata per una storia d’amore tra due giovani di origini diverse, contrastata dai familiari della ragazza.
Un copione per niente insolito, anzi. Scene già viste non soltanto sul territorio nazionale, ma anche in ambito locale, e pure con conclusioni tragiche. Anche in questo caso, l’episodio avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori. Ma, fortunatamente, così non è stato e ci si è saputi fermare prima.
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