L’Ass disattende le intese, i medici ricorrono ai legali

Incentivi mai arrivati e spese non pattuite: l’ambulatorio associato a Spilimbergo ora rischia di naufragare

SPILIMBERGO. Con una lettera indirizzata ai vertici politici e della sanità regionale, tre medici di medicina generale di Spilimbergo, associatisi dal 2008, esternano il loro disappunto sul progetto Utap, che ora rischia di naufragare.

Il progetto, era nato sotto i migliori auspici. «A parole e contrattualmente – scrivono Paolo Amorello, Luchino Laurora e Cristina Rosti – si prevedeva un periodo di gestione di almeno dieci anni, in cui l’Azienda sanitaria avrebbe messo a disposizione, con un canone non oneroso, i locali». In cambio, i medici associati, avrebbero fornito servizi aggiuntivi, utili alla popolazione. Cosa che è stata fatta.

Nel 2010, finita la fase sperimentale del progetto, i medici avevano chiesto di ricontrattare il comodato d’uso dei locali. Nel 2012 era stato loro comunicato, senza interpellarli, che l’Ass avrebbe trattenuto mensilmente dallo stipendio «una cifra, arbitrariamente stabilita, per il presente e per il passato non coperto da quanto pattuito nella convenzione». Come altre Utap provinciali i medici spilimberghesi hanno dovuto ricorrere alla giustizia civile per vedere riconosciuti i propri diritti.

Una situazione pesante cui si aggiungono incentivi non assegnati e rimborsi non pagati.

@ RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto