La polizia alla stazione di Basiliano, davanti ai pullman dei tifosi, in un'immagini scattata dall'elicottero
La polizia alla stazione di Basiliano, davanti ai pullman dei tifosi, in un'immagini scattata dall'elicottero

Assalto treno tifosi del Venezia, arrestati otto ultrà. Piantedosi: «Sono solo teppisti in cerca di scuse per creare disordini»

Tra i fermati ci sono 5 austriaci e un bosniaco residenti in Austria, un albanese e un italiano residenti a Udine. Le ipotesi di reato sono quelle di blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale in occasione di manifestazioni sportive. Le note dei club bianconeri, dell’Udinese e del Venezia calcio. Il ministro Ciriani: “I violenti non rappresentano il Friuli”

SCONTRI TRA I TIFOSI, COSA C’È DA SAPERE IN BREVE

  • Il treno dei tifosi veneziani è stato bloccato a Basiliano da un gruppo di circa 50 ultrà friulani e austriaci
  • Gli ultrà hanno occupato i binari con torce e fumogeni
  • Circa 1.200 tifosi del Venezia erano stati scortati allo stadio e poi riportati alla stazione senza incidenti.
  • Sono state arrestate 8 persone (5 austriaci, 1 bosniaco, 1 albanese e 1 italiano)
  • Tre poliziotti sono rimasti feriti durante gli scontri.
  • Gli arrestati sono accusati di blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e uso di artifici pirotecnici e bastoni.
  • Anche le due società Udinese e Venezia hanno condannato gli eventi di Basiliano
  • Il commento del ministro Ciriani: “È vergognoso quanto accaduto”
  • La condanna del comune di Udine: “Costernati da questi eventi”
  • Il commento del ministro Piantedosi: “Sono soltanto teppisti in cerca di una scusa per creare disordini”

Il giorno dopo gli scontri

La questura di Udine ha ricostruito la “battaglia” di Basiliano, dopo la partita Udinese-Venezia, con il treno dei tifosi lagunari assalito sulla via del rientro. Le indagini della polizia di Udine hanno portato all’individuazione e all’arresto di otto (per ora) ultrà dell’Udinese.

I momenti dell'assalto al treno dei tifosi del Venezia a Basiliano nel video della Polizia

La tifoseria lagunare (circa 1.200 sostenitori del Venezia), giunta a bordo del treno in arrivo alla stazione ferroviaria di Udine alle 13.51 di sabato 1 febbraio, è stata trasferita a bordo di autobus scortati dalle forze di polizia del dispositivo di ordine e sicurezza pubblica sino allo stadio.

Al termine dell’incontro, completata buona parte del deflusso, è avvenuto in piena sicurezza il trasferimento dei tifosi veneziani dallo stadio alla stazione scortati senza criticità; al loro arrivo presso la stazione sono stati esplosi petardi che comunque non hanno impedito la regolare partenza del treno alle 18.15.

Basiliano, il giorno dopo l'assalto al treno dei tifosi veneziani: sui binari i segni della battaglia

Poco dopo, nella stazione ferroviaria di Basiliano, distante circa 14 km da Udine, stazione di solo transito del treno dei tifosi veneziani, ove comunque era stato previsto un servizio di osservazione per la segnalazione di eventuale presenza di tifoseria avversa, è stata segnalata la presenza di supporters friulani.

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Immediatamente i responsabili dei servizi di ordine pubblico hanno disposto l’invio di agenti verso il comune friulano mentre un elicottero della polizia di Stato, impiegato nei servizi allo stadio, è giunto immediatamente a Basiliano confermando che il treno dei tifosi era stato bloccato e che vi erano degli scontri in corso.

Dagli accertamenti è emerso che un gruppo di circa 50 persone, friulani ed austriaci tutti sostenitori dell’Udinese in buona parte travisati si sono portati nella stazione di Basiliano prima del transito del treno e hanno occupato i binari e la massicciata ferroviaria accendendo torce e fumogeni rendendo necessario l’arresto del treno ed impedendo quindi al convoglio di proseguire.

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Conseguentemente, dal treno sono scese svariate decine di tifosi veneziani che si sono scontrati fisicamente con i tifosi locali in una maxi rissa.

Il treno inoltre è stato oggetto di un violento lancio di oggetti da parte dei tifosi locali che hanno danneggiato alcune autovetture del convoglio stesso.

Gli scontri ed i danneggiamenti sono proseguiti per alcuni minuti prima dell’arrivo del personale di polizia al sopraggiungere del quale la maggior parte dei sostenitori dell’Udinese, che avevano assaltato il treno, si è data alla fuga, mentre i tifosi veneziani sono risaliti sul treno.

Scontri tra i tifosi di Udinese e Venezia alla stazione di Basiliano: il videoracconto

Il personale delle forze di polizia giunto sul posto è riuscito comunque a fermare alcune delle persone coinvolte diverse delle quali presentavano delle lesioni e 2 delle quali sono state trasportate all’ospedale di Udine dalle ambulanze nel frattempo giunte sul posto mentre altre persone hanno rifiutato le cure del caso. Nell’intervento di contenimento sono rimasti feriti anche tre poliziotti. Comunque, grazie al tempestivo intervento delle forze di polizia sono state evitate peggiori conseguenze dell’assalto dei supporters bianconeri ai tifosi veneziani.

Chi sono gli arrestati

I primi accertamenti hanno consentito di procedere all’arresto in flagranza di reato di 8 persone di cui 5 austriaci, 1 bosniaco, residenti in Austria e 1 albanese e un italiano residente a Udine e la denuncia a piede libero di un altro cittadino italiano.

Le ipotesi di reato per gli arrestati sono quelle di blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, utilizzo di artifizi pirotecnici e bastoni in occasione di manifestazioni sportive. Gli stessi soggetti verrà applicato anche il divieto di avvicinamento ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo).

Al fine di ripristinare la circolazione ferroviaria Trenitalia ha fatto giungere a Basiliano un treno a bordo del quale sono stati trasferiti i passeggeri estranei all’incontro mentre i tifosi lagunari sono stati spostati nelle carrozze integre del treno coinvolto negli scontri.

La circolazione ferroviaria è stata ripristinata alle 19.24 mentre i treni interessati sono ripartiti alle 20.06. Gli arrestati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la convalida dell’arresto da parte del Gip del tribunale di Udine e per essere sottoposti a giudizio direttissimo. Proseguono le attività di indagine per verificare la sussistenza di altre ipotesi di reato o anche solo di violazioni amministrative anche a carico di numerosi altri contendenti in corso di identificazione.

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Lo striscione esposto dai tifosi del Venezia (foto Petrussi)

L’Udinese: “I nostri veri sostenitori da sempre esempio di correttezza”

L’Udinese calcio in una nota ribadisce il proprio impegno contro ogni forma di violenza. Come club e profondi sostenitori dei valori sani dello sport siamo profondamente amareggiati per quanto accaduto sabato.

I veri sostenitori dell’Udinese Calcio da sempre sono corretti e condividono i nostri valori, chi infanga lo sport con la violenza non è un tifoso.

L’Udinese calcio esprime forte vicinanza ai feriti e alle persone che si sono trovate coinvolte loro malgrado, e rivolge il proprio ringraziamento alla forze dell’ordine e agli operatori sanitari intervenuti.

La società ribadisce il proprio impegno contro ogni forma di violenza e confida nell’opera delle Autorità, cui garantisce massima collaborazione, affinché vengano identificati tutti i responsabili di simili e inaccettabili episodi.

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La condanna dei club dell’Udinese

«Sono cose disdicevoli che non dovrebbero mai succedere». Netta la presa di posizione di Candido Odorico, punto di riferimento dell’Associazione Udinese club, una delle frange più nutrite della tifoseria bianconera.

«Ci può essere una competizione canora fra le curve, ma non è assolutamente possibile che si vada oltre questa linea. Noi, come Auc, al termine della partita festeggiamo con il terzo tempo, di certo non ci mettiamo a fare questo genere di azioni.

Chiaramente la partita era molto sentita da entrambe le tifoserie, la rivalità è tanta, ma non si devono superare i limiti del tifo corretto. Ciò che li supera è da condannare.

E il fatto che all’andata fossero già successi episodi di questo tipo non può essere considerato come una sorta di scusante, per nessuno».

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La polizia in stazione a Basiliano (foto Petrussi)

Il Venezia calcio: Condanniamo ogni episodio di violenza”

Il Venezia calcio – in una nota pubblicata sul sito ufficiale della società - condanna con fermezza ogni episodio di violenza, dentro e fuori dagli stadi, ribadendo il proprio impegno per la promozione di valori come sportività, rispetto e convivenza civile.

In particolare, esprimiamo profonda preoccupazione per i gravi eventi verificatisi nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi della stazione di Basiliano, a seguito della sfida tra Udinese e Venezia, in cui i nostri tifosi sono stati vittime di un agguato.

Un atto che nulla ha a che vedere con il calcio e i suoi valori, e che ha macchiato indelebilmente quella che avrebbe dovuto essere una giornata di aggregazione sociale e passione sportiva. Il nostro pensiero va innanzitutto alle persone ferite e alle loro famiglie, che stanno affrontando un momento difficile, nonché alle Forze dell'Ordine intervenute.

Esprimiamo loro la nostra solidarietà e garantiamo il massimo supporto.

Confidiamo nell’operato delle autorità competenti affinché i responsabili di questi inaccettabili episodi vengano identificati e puniti secondo la legge. Il Venezia calcio continuerà a collaborare attivamente con le istituzioni sportive e le forze dell’ordine per garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti i tifosi. La nostra posizione è chiara: no alla violenza, dentro e fuori dal campo.

Il ministro Ciriani: “I violenti non rappresentano Friuli”

“L’assalto al treno e la violenza inaudita di un gruppo di facinorosi è inaccettabile. Una pagina vergognosa. Queste persone, che si professano tifosi dell’Udinese, infangano il nome del Friuli, non rappresentano la nostra terra e offendono i veri sostenitori della squadra. Sono certo che i responsabili di un atto tanto deprecabile saranno giudicati con la massima severità, perché quanto accaduto va condannato con fermezza e determinazione. Un ringraziamento sincero va alle nostre Forze dell’Ordine intervenute con prontezza per risolvere la situazione e la mia sentita vicinanza agli agenti rimasti feriti mentre svolgevano il loro lavoro”. Lo dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.

Il commento di De Toni: «Costernati da questi episodi violenti»

Il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, con l'assessora allo Sport Chiara Dazzan e a nome dell'intera Giunta, "prende fortemente le distanze dai fatti di cronaca accaduti ieri sera alle porte della città". Lo scrive in una nota aggiungendo: "Siamo costernati dagli episodi occorsi e condanniamo con forza ogni atto violento, in questo caso commesso sotto l'egida fasulla del tifo. Siamo vicini alla società Udinese Calcio e alla tifoseria udinese e friulana, vilipese da simili accadimenti, e ci adopereremo con ancora maggior convinzione per veicolare a tutti i livelli i valori della corretta cultura sportiva"

Il ministro Piantedosi: «Lo sport allontani questi soggetti»

“Anche in questo fine settimana si sono verificati gravissimi incidenti ed episodi di violenza ad opera di sedicenti tifosi che, in realtà, sono soltanto teppisti in cerca di una scusa per creare disordini”. Lo dichiara il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che aggiunge: “Soltanto grazie alle azioni di prevenzione messe in campo e alla professionalità delle forze dell’ordine è stato scongiurato un bilancio ancor più pesante”.

“La gratitudine nei confronti delle forze di polizia - continua il titolare del Viminale - va di pari passo con la ferma determinazione nel perseguire i responsabili di queste violenze assicurandoli alla giustizia perché la società civile e in particolare il mondo dello sport non debbano subire le conseguenze di tali comportamenti”.

“Il susseguirsi di queste manifestazioni di inciviltà e violenza - conclude Piantedosi - peraltro dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che le misure di prevenzione adottate dalle autorità (come i divieti di trasferta o le prescrizioni sugli orari delle partite) sono assolutamente necessarie, ma occorre sviluppare ancora una riflessione per ogni ulteriore possibile coinvolgimento del mondo dello sport per allontanare definitivamente quei soggetti interessati solo ad occasioni di scontro violento e di atti di teppismo”

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