L’assessore sacilese fa la cameriera alla sagra

Vannia Gava fa la volontaria alla maifestazione di Cavolano, a servire polenta e salsiccia. «Candidatura? Deciderà il partito»

SACILE. «Se lo vuole il partito, mi candido sindaco a Sacile». Fuga in avanti dell’assessore Vannia Gava, cameriere per una sera alla sagra di Cavolano. Sorride, sistema il vassoio, serve i piatti della sagra più “chip & young”, tra 130 volontari con età media di 30 anni e via, nella spola cucina-tavoli. Con il grembiulino stampato “tipicamente friulano”, aumenta i numeri del rancio “local”.

È ressa di gente. «Buona la prima – valuta il presidente della Pro Mauro Celotto che spalma la sagra fino al 10 agosto –. Siamo tutti volontari e senza il rimborso spese, come invece sembra che capiti in quella più famosa della città. Ci rimbocchiamo le maniche, come fa l’assessore».

Per l’assessore all’ambiente Vannia Gava, viene prima la gente e la Lega. Metti, una sera a cena 500 amici della sagra e il resto, viene da sé. «Mi ha chiesto il presidente della Pro loco di dare una mano – conferma a due passi Mauro Celotto – e ci sono. Una corvée simpatica e piacevole, come quella nella sagra a San Giovanni di Livenza».

Cameriera per una sera e candidata sindaco 2014, in pectore. La cosa potrebbe fare andare di traverso lo sgroppino al primo cittadino Roberto Ceraolo, che è atteso nella sagra. L’assessore stringe il “feeling” con la gente e non scioglie la riserva.

«Calma – sorride e frena il passaparola “sulla Gava” –. La cosa (leggi: una possibile candidatura a sindaco, ndr) si deciderà nell’assemblea federale della Lega Nord a Venezia, il 21 e 22 settembre. Nel 2014 ci saranno 6 mila Comuni al voto, compreso Sacile. Sono una donna di partito: sempre a disposizione della Lega Nord».

Ha messo una pietra sopra, alle polemiche nate dal feeling con le parole di Calderoli sul “ministro orango”. Passata la bufera mediatica («Una sassaiola” dice e non perde l’aplomb) si concentra: sull’impegno. «Nelle frazioni – sottolinea l’impegno locale – perché c’è l’anima di Sacile».

E per l’ambiente. «La protezione civile è la cartina tornasole della generosità di tanti cittadini volontari – dice e segnala –. In bilancio ho strappato 7 mila euro per i ragazzi coordinati da Ezio Manfè in via Bandida».

Condivisione e fusione. Nelle feste ping pong: tra amici e sconosciuti, perchè funziona meglio di una campagna elettorale. Poi, è vero che ci sono sagre diverse. «La Sagra dei osei – è l’affondo – va riformata. E servono soci giovani».

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