«Latisana ha perso il suo ruolo di capofila»

LATISANA. Una città che sta perdendo, un pezzo dopo l’altro, la leadership di un tempo, caratterizzata dall’essere sede mandamentale di diversi servizi: negli anni se ne sono andati il catasto,...
ANTEPRIMA Latisana 20-02-2009 panoramiche
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LATISANA. Una città che sta perdendo, un pezzo dopo l’altro, la leadership di un tempo, caratterizzata dall’essere sede mandamentale di diversi servizi: negli anni se ne sono andati il catasto, Equitalia e per ultimi gli uffici finanziari, trasferiti a Cervignano.

Si aggiunga a ciò la crisi delle casse comunali senza il milione e 200 euro di sovra gettito dell’Imu, la perdita dei finanziamenti Pisus e tante altre possibilità sfumate con il patto di stabilità. E il quadro che ne emerge, all’alba di una riforma delle autonomie locali che andrà a istituire le Unioni territoriali intercomunali che dovrebbero ricalcare i distretti socio assistenziali che in quest’area della Bassa coincide con il mandamento e con Latisana capofila, non è certo positivo.

A lanciare l’allarme sono quattro consiglieri comunali (Giacomo Sclosa, Claudio Serafini, Diego Cicuttin e Luigi Lauricella) che temono per Latisana un allontanamento dai centri del potere, frutto dell’atteggiamento tenuto dal centro destra che amministra Latisana nei confronti della Regione. «Per superare questo non sono possibili patti del Nazzareno in salsa paesana, visto anche l’esito di quelli nazionali. Occorre guardare la situazione con realismo e, nell’interesse del paese, accettare di fare i passi necessari anche con ritrovata umiltà. Se una parte degli elettori ha raccolto quattro anni fa l’invito a votare il centro destra, spinti da quel “filo” che univa Governo, Regione, Comune, non è giusto che oggi l’intera cittadina debba pagarne le gravose conseguenze gravose». (pa.ma.)

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