Latisana, palla di ferro sfonda una finestra

Era partita da una colonnina salva-marciapiedi travolta da un’automobile. Miracolata la donna che era nella stanza

LATISANA. Come un proiettile. Una palla di cannone, del diametro di dieci centimetri, sparata contro la finestra di una casa. Anche la traiettoria è micidiale, dal basso verso l’alto. Ogni ostacolo che incontra va in frantumi. E solo un destino benevolo ha voluto che dietro quella finestra non ci fosse nessuno, evitando la tragedia.

Accade tutto in un attimo. La mezzanotte è passata da pochi minuti e un’auto, con a bordo un 23enne di Palazzolo dello Stella, sta percorrendo via Tisanella, forse a velocità un po’ elevata. Sbanda affrontando la curva del bar Salmaso e abbatte cinque dei dieci paletti che l’amministrazione comunale ha fatto posizionare, per evitare che le macchine parcheggino sul marciapiede. Le palle decorative che sormontano il paletto, del peso di circa 4 chili l’una, schizzano via come proiettili. Due finiscono nel giardino di una casa, pochi metri più avanti, due vengono ritrovate qualche ora dopo nel cortile della chiesa di Paludo, almeno un centinaio di metri più avanti.

E una? Una parte verso l’alto e centra in pieno la finestra al primo piano della casa di Susy Mauro, 37enne dipendente dell’autogrill di Gonars, da poco rientrata dal turno serale. Quella è la sua camera da letto e solo pochi minuti prima dell’incidente lei era davanti a quella finestra, a prepararsi per la notte. La palla sfonda la saracinesca. Perfora il vetro che va in frantumi e lacera la tenda. La finestra si trova a nemmeno un metro dal letto, dove solitamente Susy si cambia per andare a dormire. Il buco nel tessuto della tenda, da dove la palla è passata per entrate nella stanza non lascia dubbi: è esattamente all’altezza della testa della 37enne. Per fortuna lei in camera non c’era più, era scesa in cucina per bere un thè e distrarsi un po’ con il computer prima di andare a dormire.

Nella stanza però i segni del tragitto di quel proiettile micidiale sono ancora ben evidenti: entrata dalla finestra la palla è stata sparata contro il soffitto, dove nell’intonaco è rimasto il buco e da li è caduta sul pavimento. Da una tragedia mancata, a un’altra che avrebbe potuto consumarsi sulla strada. Auto distrutta, ma nessuna grave conseguenza per il giovane di Palazzolo che ha abbattuto i paletti e che adesso dovrà vedersela con la giustizia, dal momento che l’alcol test a cui è stato sottoposto a quanto pare avrebbe rilevato uno tasso alcolico cinque volte superiore al limite di legge.

Ma chi ha voluto quei paletti sulla curva della strada provinciale 102? E’ stata la giunta comunale di Latisana, con una delibera dello scorso mese di settembre, a decidere che su quel marciapiede «antistante il pubblico esercizio all’insegna Bar Salmaso – si legge nel testo della delibera – si programmi l’installazione di dissuasori di sosta (paletti parapedonali) in modo da impedire che i veicoli vengano lasciati in sosta vietata, ostacolando il transito ai pedoni e rendendolo di fatto altamente pericoloso». Una decisione assunta a quante pare anche sulla scorta di una relazione prodotta dal Comando della Polizia locale che però, sembra, parlasse di “alcuni” dissuasori, da posizionare solo all’altezza dei passi carrai (non dieci come poi sono stati realmente installati).

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