Latte, pagamenti bloccati «Allevatori in ginocchio»
SAN QUIRINO. Quote latte, si muove il sindaco di San Quirino, Corrado Della Mattia, preoccupato per i suoi allevatori che corrono il rischio di chiudere e che minaccerebbero anche di compiere, per disperazione, gesti estremi.
Dal prefetto. Domani, alle 12.30, il primo cittadino incontrerà il prefetto di Pordenone, Pier Francesco Galante, al quale intende chiedere un intervento. A San Quirino e frazioni sono cinque – sulle dieci presenti nel territorio comunale – le piccole e medie aziende agricole coinvolte nel caso della Coop agricola Nord Est Latte di Montereale Valcellina. Il presidente della Coop, Franco Paoletti, è indagato per truffa ai danni dello Stato e per non aver versato, quale sostituto d’imposta, il superprelievo sulla produzione di latte eccedente rispetto alla quota assegnata. Il caso sta mettendo in allarme il settore e la vicenda giudiziaria in corso ha già sollevato la protesta di numerosi allevatori del Friuli occidentale.
Senza soldi. Senza soldi gli allevatori faticano inoltre a mantenere gli allevamenti. La situazione preoccupa molto. Nei giorni scorsi i giudici del tribunale del riesame di Pordenone hanno rigettato l’istanza di sblocco del credito, 5 milioni 378 mila euro, deciso dal giudice per le indagini preliminari Alberto Rossi alla fine di febbraio, che è quanto la Coop agricola Nord Est avrebbe maturato nei confronti di Agea, dell’Erario e dell’Unione europea. I soldi sequestrati sono la somma che i caseifici del Friuli e del Veneto ora non liquideranno più alla cooperativa Nord Est Latte, ma che dovranno trattenere, su ordine del gip, sulla base di quanto disposto dalla legge 33 del 2009. A cascata la Coop non sta pagando gli allevatori che le forniscono il latte.
Il sindaco. «Al di là dell’attuazione della legge – riferisce Della Mattia – a mio parere vanno valutate le gravi ricadute che il provvedimento giudiziario causerà ai miei come agli altri allevatori. Nel nostro caso si tratta di famiglie che hanno dedicato una vita al loro lavoro, con innumerevoli sacrifici e che, tanto più in tempi di crisi come i nostri, rischiano ora di non vedersi pagare il latte prodotto». Per alcune di queste imprese quanto sta succedendo apre l’ipotesi di fallimento, tant’è che, come evidenzia il sindaco sanquirinese, si sono rivolte a lui «chiedendo un aiuto e non escludendo la possibilità che qualcuno compia gesti estremi».
Un fatto che preoccupa molto Della Mattia, il quale parla dei suoi allevatori come di «imprenditori disperati»: una situazione limite all’origine della richiesta di incontro al prefetto. «Voglio capire – ne spiega l’intento – se esiste una via di fuga come, ad esempio, la temporanea sospensione del provvedimento in attesa che la questione giudiziaria sia del tutto conclusa».
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