Latterie friulane, il via alle due giornate di presidio FOTO

Circa 200 lavoratori del consorzio cooperativo di Campoformido hanno incrociato le braccia. Si teme per le ripercussioni della fusione
Campoformido 16 Dicembre 2013 manifestazione consorzio latterie Telefoto Copyright Petrussi TURCO
Campoformido 16 Dicembre 2013 manifestazione consorzio latterie Telefoto Copyright Petrussi TURCO

CAMPOFORMIDO. Adesione massiccia dei lavoratori di Latterie Friulane alla due giorni di sciopero indetta unitariamente da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Stamattina, le circa 200 persone a libro paga del consorzio cooperativo di Campoformido hanno incrociato le braccia e animato un presidio, nel parcheggio dello stabilimento di trasformazione, che proseguirà no stop fino al tardo pomeriggio di domani.

A spingere sindacato e maestranze verso una mobilitazione così pesante – si parla di 16 ore di sciopero spalmate su due giorni che avranno l’effetto di paralizzare completamente l’attività della coop, già oggi ridotta a zero – è l’incertezza relativa al futuro degli stabilimenti di Campoformido e Spilimbergo.

Incertezza che in queste ultime settimane si è legata sempre più saldamente all’ipotesi di una fusione del consorzio friulano con il gruppo Granarolo, colosso che parrebbe più interessato a far sue quote di latte friulano e la dop Montasio piuttosto che al “pacchetto Latterie”. Il cui destino – questo temono sindacato e lavoratori – potrebbe viceversa essere quello di una progressiva sfogliatura dei prodotti e a cascata dei dipendenti. A rischio ci sarebbero oltre 100 posti di lavoro. Oltre la metà degli attuali.

La stima è del sindacato che ieri, dal presidio di Campoformido, ha ribadito il suo “no”, forte e chiaro, a operazioni che svendano l’importante sito produttivo a discapito del territorio e dell’occupazione. Si è poi rivolto alla Politica – assente ieri salvo per i sindaci della zona - affinché muova subito i passi necessari ad ostacolare la perdita della realtà cooperativa di Campoformido in favore di multinazionali, promuovendo invece un unico polo regionale del latte. Iniziata stamattina, la protesta proseguirà come detto domani. Ancora per un giorno, che potrebbe non essere l’ultimo.

Le parti sociali sono pronte infatti a giocarsi il tutto per tutto. “Nei prossimi giorni – si legge sul volantino distribuito agli automobilisti – potremmo essere chiamati ad iniziative clamorose con una intensificazione delle azioni di lotta. Abbiamo bisogno di tutto il vostro sostegno”.

 

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