Latterie Friulane, Varisco al posto di Del Piero

La presidenza del consorzio. In dirittura d’arrivo il piano industriale di Parmalat. Fiducia della Cgil

UDINE. Una manciata di giorni e il piano industriale per il rilancio di Latterie friulane sarà svelato. In poco più di due mesi, i nuovi vertici dello stabilimento di Campoformido, passato dal primo gennaio nelle mani del gruppo Parmalat, controllato a sua volta dalla multinazionale francese Lactalis, hanno dato forma al progetto mirato a rilanciare la maggiore realtà produttiva del settore lattiero-caseario regionale e si preparano a presentarlo alle parti sociali, convocate allo scopo per il prossimo 20 marzo.

«Finalmente potremo scoprire quali sono i piani di Parmalat per Campoformido», ha commentato ieri Fabrizio Morocutti, segretario generale di Flai Cgil Udine, che si è detto fiducioso rispetto al futuro di Latterie friulane: «In queste ultime settimane abbiamo visto fior fiore di tecnici setacciare lo stabilimento e soffermarsi in particolare sui reparti di mozzarella, yogurt e ricotta che speriamo vengano riavviati».

Fonti vicine all’azienda vogliono Parmalat pronta a investire su Campoformido, al punto da portare in Friuli nuove linee di prodotto per saturare la capacità produttiva dello stabilimento. Se così sarà e quali ripercussioni avrà il progetto sui circa 140 lavoratori lo si potrà sapere entro qualche giorno.

Nel frattempo, Latterie beneficerà ancora dalla cassa integrazione straordinaria, che allo scadere del primo anno (il 17 marzo), così come previsto dall’accordo firmato nel 2014, sarà rinnovata automaticamente per ulteriori 12 mesi, avendo realizzato la condizione essenziale al rinnovo che ricordiamolo era quella di un’uscita pari al 30% del personale coinvolto dalla Cigs.

«Sono uscite 35 persone sulle 104 per le quali era stata attivata la cassa – ha aggiunto ieri Morocutti –, siamo quindi sereni sul prosieguo dell’ammortizzatore, utilissimo alla luce del piano di rilancio che necessiterà senz’altro di alcuni mesi per essere attuato».

In attesa di conoscere i dettagli del piano ci sono anche i conferitori rimasti in capo al consorzio cooperativo dopo la cessione dello stabilimento e dei marchi a Parmalat.

Giovedì l’assemblea dei soci – 34 in totale per circa 100 stalle – si è riunita e tra l’altro ha confermato alla presidenza il commercialista gemonese Giuseppe Varisco, succeduto alla guida del consorzio alla collega Michela Del Piero che si è dimessa dalla società ritenendo esaurito il compito per il quale era stata chiamata, vale a dire risolvere la grave crisi in cui versava Latterie all’indomani dello scandalo aflatossine, dell’estate scorsa.

Al suo posto c’è oggi Varisco, chiamato a gestire per conto degli allevatori i tanti aspetti contrattuali e giuridici figli dell’importante accordo siglato con Parmalat.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto