L’autista della Cospalat: «Eseguivo gli ordini»

Il dipendente del Consorzio si è difeso davanti al gip.
«Non conoscevo gli aspetti legati alla proprietà del latte»

UDINE. Caso Cospalat, l’autista dipendente del consorzio, Dragan Stepanovic, si è difeso davanti al gip sostenendo di aver semplicemente «seguito le indicazioni ricevute dal presidente», senza essere a conoscenza degli aspetti più tecnici relativi alle proprietà del latte ritirato dagli allevatori. L’interrogatorio non è entrato comunque particolarmente nel dettaglio delle contestazioni, secondo quanto si è appreso.

Stepanovic, assistito dall’avvocato Massimo Zanetti, avrebbe anche una giustificazione sui presunti furti di latte che gli sono stati contestati dalla Procura, ma si tratterebbe di una questione complessa che la difesa farà valere semmai in altra sede, ha reso noto il legale.

Sulla questione delle analisi, la consulente esterna Paola Binutti ha fornito al gip delle spiegazioni che, sostanzialmente, ricalcano la linea difensiva adottata da Zampa. «La mia cliente era una consulente di marketing - ha precisato il suo avvocato, Consuelo Fabbro -. Gli aspetti tecnici delle analisi la riguardano ben poco. Siamo convinti di aver fatto comprendere esaustivamente al giudice la nostra estraneità ai fatti contestati».

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