L'auto resta ferma in garage? Attenzione a batteria e cambio pneumatici: ecco come prendersene cura

Con le uscite diradate a colpi di decreti, capita che l’auto resti in garage o ferma nel parcheggio per settimane intere. Capita soprattutto nelle famiglie in cui le vetture a disposizione sono due, e a una di queste non tocca neppure lo sporadico utilizzo legato alla spesa settimanale.
Come gestire in queste giornate di restrizioni i nostri mezzi, per evitare deterioramenti e costose riparazioni una volta terminata l’emergenza? Ecco sei cose da sapere.
Gli pneumatici, più soggetti a usura rispetto ad altre parti dell’auto, devono essere tenuti sotto controllo nel caso in cui l’auto rimanga più a lungo ferma in garage o all’aperto. Un consiglio è quello di verificare la pressione delle gomme: un livello inferiore a quello indicato sul libretto d’uso della vettura può causare la deformazione dello pneumatico. Meglio quindi gonfiarla un po’ di più e ricordarsi, naturalmente, di ripristinare la pressione ottimale prima di tornare su strada.
L’altro problema, comune a molti, è relativo alla sostituzione delle gomme invernali: il 15 aprile scade l’obbligo di utilizzo di pneumatici stagionali o catene lungo autostrade e superstrade. Bisogna pazientare: i gommisti sono aperti, ma l’indicazione dei decreti è quella di effettuare soltanto interventi urgenti. Se dovete utilizzare l’auto per recarvi a lavoro, insomma, nessun problema: meglio prendere appuntamento con il gommista.
Uno dei principali problemi, in caso di parcheggio prolungato, consiste nel mantenere efficiente la batteria. «Se lasciate l’auto in un box o in un garage, e avete dunque a disposizione una presa elettrica potete utilizzare un mantenitore di carica», spiega Federico Tonellotto, a capo dell’officina dell’Automobile club di Udine.
Il mantenitore è un marchingegno (costa tra i 40 e gli 80 euro) che permette di mantenere la batteria della macchina in ottime condizioni grazie ad un processo di scariche e cariche continuo, conservando la capacità della batteria tra il 100 e il 105 per cento, evitando così brutte sorprese, tipo restare in panne o trovarsi improvvisamente con la chiave d’avviamento che gira a vuoto.
«Se l’auto è parcheggiata all’aperto o in strada, l’ideale è mettere in moto una volta a settimana almeno, lasciando il motore acceso per un quarto d’ora, compatibilmente con la posizione», aggiunge Tonellotto.
Meno problematica la cura della carrozzeria, sempre tenendo bene a mente che il lavaggio dell’auto non è considerato tra le “necessità” che autorizzano a lasciare casa. «Se la vettura è esposta alla battuta del sole è consigliabile coprirla con un telo in alluminio flessibile, che contiene i problemi legati allo scolorimento», indica Tonellotto.
Un altro accorgimento preliminare è quello di pulire (bastano una spugna e un po’ d’acqua) la carrozzeria, per rimuovere le macchie che potrebbero avere effetti corrosivi, come quelle legate agli escrementi degli uccelli.
Occhio anche ai tergicristalli: specie se esposta alle intemperie, la gomma della lamina che garantisce la pulizia del parabrezza tende ad attaccarsi al vetro, perdendo dunque la sua efficacia, con il rischio di ritrovarsi a fare i conti con le fastidiosissime rigature al primo utilizzo. È bene dunque sollevarli o, in alternativa, mettere tra il vetro e il tergicristallo un pezzo di cartone o di plastica.
La domanda ricorrente è: posso andare in officina? La risposta è piuttosto semplice: no, se non per comprovate urgenze. Meccanici e gommisti sono tra le categorie autorizzate a mantenere aperto, soprattutto per garantire un servizio di intervento immediato per i mezzi di soccorso sanitario e per quelli delle forze dell’ordine.
Ma non solo: se utilizzo abitualmente l’auto per andare a lavoro e non ho alternative a disposizione, in caso di guasto posso recarmi dal mio meccanico di fiducia per la riparazione del caso. Sempre consigliabile la prenotazione dell’intervento ed è bene portarsi dietro la solita autocertificazione.
«La nostra officina – spiega Maddalena Valli, direttrice dell’Acu – effettua soltanto interventi indifferibili e urgenti, con un’apertura ridotta rispetto al normale. E il capo officina Tonellotto conferma che, a questa attività, «si aggiunge quella della gestione degli appuntamenti a domicilio, con qualche anziano solo che all’improvviso ha la necessità di un intervento di riparazione per poter fare la spesa».
Durata della patente, dell’Rc Auto, tempi per la revisione e pure le multe. Sono diverse le misure del decreto Cura Italia che aiutano gli automobilisti, o almeno quei pochi che ancora devono utilizzare i propri mezzi di trasporto, auto o moto, per questioni di stretta necessità, come andare al lavoro.
Se per la durata dell’emergenza, come previsto dal Dpcm che ha esteso le restrizioni a tutta Italia, sono sospesi gli esami per le nuove patenti di guida, per evitare di moltiplicare le uscite, e anche eventuali assembramenti negli uffici pubblici, per prima cosa il decreto stabilisce che i documenti in scadenza dal 18 marzo e in poi saranno validi fino al 31 agosto.
Questo sia per i documenti di identità sia per la patente di guida e per la patente nautica. Il decreto firmato dal premier Conte allunga poi di quindici giorni, portandolo a un mese, il periodo tra la scadenza dell’Rc Auto e la sottoscrizione della nuova polizza assicurativa.
Più tempo per pagare le multe per infrazioni del Codice della strada con lo sconto. Fino a fine maggio chi riceve la notifica di una multa la potrà pagare con lo sconto del 30 per cento entro trenta giorni, anziché gli abituali cinque giorni di tolleranza.
Lo prevede il decreto Cura Italia che conferma, tra l’altro, anche il rinvio delle revisioni auto per quelle in scadenza nel periodo dell’emergenza. Per quanto riguarda le multe la forma di pagamento scontato avrà efficacia temporale dopo la scadenza del periodo di sospensione dai pagamenti, attualmente fissato al 3 aprile (di quel giorno vanno calcolati i 30 giorni).
L’agevolazione riguarda i verbali notificati o contestati fino al 31 maggio 2020. Chi invece deve sottoporre a revisione auto o moto entro il 31 luglio potrà comunque circolare anche dopo e avrà tempo per fare la revisione entro il 31 ottobre, in maniera tale da non ingolfare i meccanici e le officine alla ripresa delle attività.
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