Lavorano nell'ex miniera di Cave del Predil: tre operai intossicati

Tarvisio, gli addetti hanno respirato il monossido di carbonio sprigionato da un generatore a motore a scoppio: sono stati trasferiti all'ospedale triestino di Cattinara

TARVISIO. Tre cinquantenni, operai di una ditta edile di Tolmezzo che si sta occupando dei lavori di ristrutturazione dell'ex miniera Raibl, a Tarvisio, sono rimasti intossicati nel primo pomeriggio di giovedì 10 ottobre.

Secondo una prima ricostruzione, i tre avrebbero inalato monossido di carbonio sprigionato da un generatore a motore, installato all'interno dell'area di cantiere.

I lavoratori sono stati soccorsi dal personale medico e infermieristico arrivato da Tolmezzo a bordo di due ambulanze e dell'elicottero sanitario. Sono stati trasportati nell'ospedale del capoluogo carnico e, da lì, trasferiti all'ospedale triestino di Cattinara, dove sono stati destinati alla camera iperbarica.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile di Tarvisio e i vigili del fuoco del locale distaccamento. L'ex miniera, ora parte integrante del Polo museale di Cave del Predil, è attualmente chiusa per manutenzioni.

La miniera di Raibl-Cave del Predil è stata per secoli una delle più importanti miniere europee di piombo e zinco. Chiusa nel 1990, oggi è diventata il Parco internazionale geominerario di Raibl. Il Polo museale era attualmente chiuso al pubblico, come anticipato, proprio per i lavori di manutenzione.

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