Lavorazioni Inox, due possibili acquirenti
PORDENONE. Ci sono due possibili acquirenti per l’ex Lavorazioni Inox di Villotta di Chions, ma soltanto di uno è nota l’identità. Si tratta di Lavinox, newco composta dal Gruppo Sassoli, vecchio proprietario della fabbrica, e dalla slovena Slovmetal, che ha in affitto l’azienda sino al 30 giugno.
L’impresa si è impegnata a depositare un’offerta di acquisizione congrua, dopo che la precedente è stata giudicata «insufficiente» dal tribunale. Interessato all’acquisto pure un altro imprenditore, che sta effettuando valutazioni sul complesso industriale. Di più, per ora, non è dato sapere.
Scadenze. Intanto il tempo stringe. Ci sono solamente 20 giorni per arrivare a una conclusione: in caso contrario, dopo il 30 giugno, 209 lavoratori finiranno sulla strada. Questo il quadro delineato nell’incontro di ieri in Regione, cui hanno preso parte il vicegovernatore Sergio Bolzonello, direzioni regionali a lavoro e attività produttive, sindacati, Friulia, Unindustria e Lavinox.
Assenti il curatore fallimentare ed Electrolux Professional, principale cliente dell’ex Lavorazioni Inox. Da quanto si è appreso, oggi Regione e Professional si incontreranno: importante capire quale sia l’impegno che l’azienda intende garantire e le sue intenzioni future.
Partita incerta. Nell’incontro di ieri, insomma, sono sì emerse notizie positive, ma non tali da fare tirare un sospiro di sollievo a dipendenti e sindacati: a oggi, infatti, nessuna offerta di acquisto è stata messa nero su bianco. Ci sono solamente dichiarazioni d’intenti: la partita è ancora tutta da giocare. Il presidio dei lavoratori, fuori dei cancelli della fabbrica, rimane: lo sciopero proseguirà sino a quando non sarà individuata una soluzione concreta.
I sindacati. «Invitiamo il nuovo imprenditore, che da quanto si è appreso sarebbe interessato all’acquisizione dell’azienda, a farsi avanti al più presto, perché non c’è tempo da perdere: da fine mese, saremo tutti licenziati se nessuno formalizzerà una proposta soddisfacente – ha commentato Angela De Marco (Rsu Fiom) –. Ricordiamo che le offerte saranno supportate dai Tfr dei dipendenti, che si sono impegnati a lasciare le spettanze in azienda, dinanzi però a precise condizioni. Fondamentale, comunque, è che qualsiasi acquirente presenti una proposta soddisfacente anche in termini occupazionali. Servono un piano industriale e soprattutto finanziario seri».
Un aspetto messo in evidenza anche dal sindacalista di Fim Denis Dalla Libera. «Sarà importante capire quanto, a livello industriale, eventuali compratori saranno disposti a mettere sul piatto – ha commentato –. Oltre a un’offerta, serve un piano. Dopo tre mesi e mezzo, Lavinox non ha ancora un progetto industriale. Quanto all’altro potenziale interessato, abbiamo appreso che deve fare alcune valutazioni, ma i termini scadono tra 20 giorni. Stringere i tempi è prioritario. Oggi abbiamo fatto un passo avanti, ma sulla carta non c’è ancora nulla».
Occupazione. I sindacati insistono sulla partita occupazionale: «Bisognerà capire l’impatto sociale che un eventuale subentro potrà avere. In ballo c’è il futuro di 209 dipendenti e delle loro famiglie». Dal canto suo, Bolzonello ha ribadito «la disponibilità della Regione, attraverso Friulia, a un intervento a supporto, per garantire la continuità produttiva, subordinato però a un reale piano industriale, che assicuri pure livelli occupazionali importanti».
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