Lavorazioni inox, quattro giorni per salvare 209 posti
PORDENONE. Soltanto quattro giorni per scongiurare 209 licenziamenti all'ex Lavorazioni Inox di Villotta di Chions, azienda sana, cui clienti e commesse non mancano.
Martedì scade il contratto d'affitto e le speranze dei dipendenti sono appese a un filo: il tribunale di Milano non si è ancora espresso sulla proposta di acquisizione di Lavinox, newco composta dal Gruppo Sassoli, vecchio proprietario della fabbrica, e dalla slovena Slovmetal, e il tempo stringe sempre di più.
In assenza del parere del giudice, nel confronto di ieri a Unindustria non è stato possibile entrare nel merito del piano industriale della newco.
La discussione è rinviata a martedì, quando lavoratori e sindacati auspicano che il tribunale abbia sciolto le riserve e il quadro sia più chiaro. La tensione cresce di ora in ora e gli interrogativi sul futuro si fanno sempre più grandi. Nel caso in cui il giudice bocciasse la proposta, che da quanto si è appreso di un milione 750 mila euro, supportata dai Tfr dei 209 addetti, e dal punto di vista occupazionale dovrebbe interessare l'intera forza-lavoro, l'impatto sarebbe devastante.
Da mesi i sindacati continuano a mettere in evidenza come si «stia rischiando il dramma sociale». Ora che il termine del 30 giugno è imminente, i dipendenti stanno vivendo momenti di profonda angoscia. Il timore di rimanere sulla strada, di non trovare una nuova occupazione, considerata la situazione di crisi che sta vivendo la provincia, e soprattutto di non avere più soldi per mantenere le proprie famiglie è grande.
Difficile per le forze sociali trovare le parole giuste per descrivere queste giornate di attesa. Giornate in cui i dipendenti continuano sì a lavorare all'interno dello stabilimento, in primis perché credono in questa realtà industriale e soprattutto sono convinti che possa avere un futuro, ma il clima è tutt'altro che tranquillo.
La domanda che tutti si pongono è cosa accadrà dopo martedì e, al contempo, tutti auspicano che la storia dell'ex Lavorazioni Inox non si chiuda col peggiore degli epiloghi. Il sito ha le carte per proseguire l'attività, basti pensare che nelle settimane precedenti al fallimento nei tavoli sindacali si discuteva di investimenti e integrativo aziendale. «Se il tribunale boccerà l'offerta di Lavinox, tra tre giorni lavorativi saremo tutti licenziati - dichiara Angela De Marco (Rsu Fiom) -.
Ricordo che l'accollo dei Tfr è necessario affinché la proposta di acquisto sia sostenibile. Siamo agli sgoccioli: ci appelliamo al tribunale affinché si esprima in tempi rapidissimi. Possiamo dire che è questione di ore. Lo stato d'animo dei dipendenti e delle loro famiglie è facilmente intuibile: le speranze sono ridotte al lumicino. L'incontro di oggi (ieri per chi legge, ndr) non è stato produttivo appunto perché non conosciamo ancora l'esito delle valutazioni del giudice.
Lunedì faremo le assemblee sindacali e martedì ci sarà l'incontro decisivo. Un'attesa straziante: l'auspicio è che la partita si chiuda nel migliore dei modi».
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