Lavori fermi, Pedrotti si rivolge agli alpini
PORDENONE. E’ un’abitudine che accompagna ogni adunata degli alpini quella di attivare una collaborazione tra la città ospitante e le penne nere affinché alcune opere, necessarie all’accoglienza e alla sfilata, possano essere eseguite con l’apporto dei volontari dell’Ana.
Lo stesso schema si ripeterà per l’adunata 2014, con un’aggiunta preziosa per l’amministrazione comunale, ovvero consentire l’esecuzione di alcuni lavori che sono bloccati dal patto di stabilità e che, altrimenti, non si potrebbero fare.
La giunta Pedrotti ha già preso contatti con gli alpini per attivare la sinergia e le due opere individuate e proposte alle penne nere sono la passerella di viale Martelli, sul fiume Noncello, e le casermette di via Molinari.
Interventi non scelti a caso: la passerella, infatti, è necessaria, dal punto di vista logistico, ai fini dell’adunata e quindi è indispensabile che entro aprile sia agibile per consentire il deflusso delle persone; le casermette, invece, che già ospitano alcune associazioni d’arma, potrebbero essere il luogo, a due passi da piazza Duca d’Aosta, per ospitare una mostra storica.
Sono questi i presupposti del patto che il sindaco, Claudio Pedrotti, intende stipulare con l’Ana: in cambio dei lavori, che godrebbero dell’impegno volontario degli alpini, questi potrebbero contare su un contributo economico per le spese vive, svincolato dal patto di stabilità. Tutto a norma, ovviamente, anche perché «l’Ana - ha spiegato Pedrotti - si avvale di propri studi tecnici ed è in grado di fornire i certificati di conformità delle opere realizzate».
Per quanto riguarda la passerella il Comune ha già approvato il progetto esecutivo che prevede il rifacimento del calpestio e della sottostruttura secondaria portante, dell’impalcato e della parte verso ovest e in direzione del parcheggio dietro il tribunale. Costo complessivo pari a 360 mila euro.
«Gli alpini - aggiunge il vice sindaco, Renzo Mazzer - hanno già dimostrato di avere la capacità di realizzare tali opere». Per le casermette si tratterebbe di interventi interni e sul tetto al fine di rendere l’immobile storico di via Molinari completamente agibile e a disposizione per gli eventi collaterali - in particolare una mostra - che si terranno in occasione dell’adunata delle penne nere.
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