Lavori infiniti sulla A23: ancora cinque settimane nel cantiere delle code

Le operazioni alla galleria Lago hanno causato in questi mesi disagi al traffico . L’intervento nel tratto tra Gemona-Osoppo e Amaro si concluderà a fine ottobre

Christian Seu

Le «code tra Roncobilaccio e Barberino del Mugello» per anni hanno accompagnato – annunciate con un tono tra il solenne e l’annoiato dagli speaker dell’Onda Verde – generazioni di automobilisti, prima che la realizzazione della vagheggiata variante di valico sull’autostrada A1 cancellasse i lenti serpentoni di camion e vetture. Non diventerà leggendaria come il citatissimo tratto appenninico dell’Autosole, ma la Gemona Osoppo-Carnia ha guadagnato, da giugno in poi, decine di citazioni nei notiziari sul traffico. “Colpa” del cantiere per le attività di consolidamento della galleria Lago in direzione nord, che dall’inizio dell’estate ha provocato rallentamenti e code a cadenza regolare, soprattutto nel fine settimana. Questo nonostante l’impegno di Autostrade per l’Italia (che gestisce l’A23 da Udine Sud fino a Tarvisio), che ha rimodulato il cantiere nella fase centrale dell’estate, attivando la doppia corsia di percorrenza per senso di marcia nelle giornate in cui le previsioni del traffico indicavano un picco di mezzi in transito. Tre, cinque, anche dieci chilometri di mezzi incolonnati, proprio nelle settimane in cui la circolazione sulla A23 si fa più intensa, anche grazie ai flussi turistici.

Il cantiere

Gli operai lavorano da fine giugno nel buio della galleria del Lago (che deve il nome al vicino lago di Cavazzo), rischiarata dai riflettori. Appena fuori il tunnel il pesce rosso gigante appiccicato alla rupe di Somplago (messo lì anni fa per ricordare l’appuntamento con la Festa del pesce della frazione cavazzina non è mai stato rimosso) sorveglia il cantiere, che termina proprio lì sotto, con la chiesa di San Candido in bella vista. Il restringimento della carreggiata adottato dallo scorso 21 giugno inizia tre chilometri a valle, al chilometro 54 (+324) dell’autostrada in direzione nord: i pannelli a messaggio variabile ammoniscono sull’imminente cantiere, uno mobile – che suona un po’ beffardo – consiglia di «guidare con prudenza», mentre i cartelli nelle piazzole d’emergenza invitano a favorire il rientro da destra per permettere anche a chi viaggia sulla corsia più lenta di immettersi nella carreggiata opposta. Nel fornice nord della galleria lavorano gli operai della Costruzioni edili Baraldini Quirino di Mirandola (Modena), che è aggiudicata l’appalto da oltre 10 milioni per il consolidamento del tunnel. Tre turni al giorno, una quarantina gli addetti impegnati, «che hanno lavorato anche nei festivi», sottolinea Luca Della Longa, direttore del IX Tronco di Autostrade per l’Italia.

Ancora traffico

L’ultimo week-end è stato da incubo. «Code fino a sette chilometri sulla A23 tra Gemona Osoppo e Carnia per lavori», gracchiava la radio domenica pomeriggio, quando un tamponamento tra due mezzi ha messo il punto esclamativo su una giornata di traffico già intenso di suo. Una corsia, la galleria, il “salto” da una carreggiata all’altra: bastano quattro chilometri a creare scompiglio e ingrossare il traffico fino a paralizzarlo, innescando la rabbia degli automobilisti che per percorrere normalmente quel tratto ci metterebbero poco più di due minuti. «Ci ho messo quasi un’ora: a passo d’uomo, in galleria, con informazioni parziali sui cartelli. Diciamo che non è un bel biglietto da visita per i turisti», dice risoluta una lettrice che ha segnalato i disagi patiti domenica. «Ci aspettavamo un fine settimana “scarico”, invece il traffico è stato intenso e qualche disagio c’è stato», ammette Della Longa.

Ancora un mese di lavori

Man mano che ci si avvicina alla fine del cantiere, i limiti di velocità s’abbassano: da 60 passano a 40 nell’ultimo tratto prima del ritorno alla percorrenza a doppia corsia. Un’indicazione pleonastica, perché è davvero difficile affondare più di tanto il piede sull’acceleratore. Lo abbiamo testato lunedì mattina, momento topico per la ripresa del traffico commerciale dopo lo stop obbligato della domenica, quando a fronte di pochi mezzi sull’A23 il tratto interessato dal restringimento imponeva una velocità di crociera davvero ridotta. Chi percorre abitualmente l’autostrada dovrà resistere ancora un po’: prevista per il 9 ottobre, la fine dei lavori è prevista solo a fine mese.

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