«Lavori socialmente utili in Comune per la baby-gang»

Cervignano, Zorzenon (Le Fontane) li propone per i tre rapinatori dell’anziano: «Si occupino per tutto l’anno di sistemare le aree degradate per il paese»
Bonaventura Monfalcone-19.08.2013 Caserma dei Carabinieri-Cervignano del Friuli-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-19.08.2013 Caserma dei Carabinieri-Cervignano del Friuli-foto di Katia Bonaventura

CERVIGNANO. Lavori socialmente utili per i tre baby rapinatori cervignanesi che domenica sera, in via Bellini, hanno aggredito e derubato il settantatreenne Giovanni Gioco. È la proposta del gruppo di opposizione “Le Fontane” che chiede al sindaco di prendere seriamente in considerazione l’idea di impiegare i tre ragazzi, due diciassettenni, un ragazzo e una ragazza, e un ventenne, per la manutenzione di tante aeree degradate della cittadina friulana.

«Ciò che è accaduto domenica nella nostra città non può e non deve lasciarci indifferenti – commenta il consigliere di opposizione Roberto Zorzenon - Quando due minorenni e un maggiorenne, senza motivo, irrompono in casa di un anziano aggredendolo e derubandolo, significa che qualche cosa non va a partire dalle loro teste. Oltre a tutta la solidarietà possibile che si può dare a chi è stato vittima di questo incredibile gesto, occorre mettersi nei panni di quei genitori che vedono improvvisamente i loro figli macchiarsi di simili azioni. Genitori che, con tutta probabilità, hanno messo l’anima per crescere ed educare i propri figli».

Zorzenon aggiunge: «Certamente il tutto, se confermato, avrà delle conseguenze penali per chi ha commesso il reato, giustamente direi. Da amministratori non possiamo entrare nella sfera educativa familiare, ma dobbiamo aiutare dall’esterno le famiglie che lo chiedono. Credo che la politica debba attivarsi anche attraverso lo studio di iniziative che da un lato facciano riflettere profondamente chi ha commesso il reato e dall’altro sfruttino o meglio utilizzino il lavoro gratuito di queste persone per un tempo prestabilito a servizio della collettività. Invito, pertanto, il sindaco a tenere in seria considerazione l’ipotesi di incontrare le famiglie dei minori, magari concordando con le stesse l’impiego dei propri figli gratuitamente e al servizio della comunità per un tempo congruo».

Zorzenon pensa ai lavori socialmente utili. «Potrebbero occuparsi – consiglia - della manutenzione spicciola di tante aeree degradate della nostra città. Un impegno che non si limiti al solo periodo estivo, quando gli istituti scolastici sono chiusi, ma che prosegua in modo costante durante tutto l’anno. A mio avviso è un modo serio di espiazione, rieducando chi è andato ben oltre una semplice ragazzata».

Il sindaco Savino commenta: «Indubbiamente, oltre all’aspetto giuridico, che deve seguire il proprio corso, esiste anche una sfera familiare che è decisiva nell’educazione e nel recupero di eventuali momenti di difficoltà che possono incontrare i nostri figli. L’approccio sociale deve continuare ad essere una nostra priorità. Dobbiamo continuare con tutti i mezzi disponibili e anche con l’auto delle associazioni, a mantenere vivo il contatto con le famiglie».

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