Lavoro, cultura, redditi: il Fvg è la prima regione per livelli di benessere equo e sostenibile

Il report BesT dell’Istat segnala classi elevate per il 62% degli indicatori. Ottimi risultati su formazione e sicurezza, criticità su ambiente e servizi

Giorgia Pacino

I livelli di benessere economico, sociale e ambientale del Friuli Venezia Giulia sono tra i più alti d’Italia.

La regione spicca per i buoni risultati in termini di lavoro e conciliazione dei tempi di vita, benessere economico, istruzione e formazione, sicurezza.

Qualche criticità emerge nelle aree relative all’ambiente e alla qualità dei servizi, pur in un contesto positivo se rapportato ai dati nazionali.

Lo certifica il secondo rapporto “BesT - Bes dei territori” diffuso ieri dall’Istat, che delinea i profili di benessere equo e sostenibile delle 20 regioni.

Undici domini tematici, 64 indicatori e cinque classi (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta) per fotografare i livelli di benessere di ciascun territorio.

Nel 2024 il Fvg è la regione che presenta il maggior numero di indicatori (62,7%) nelle classi elevate, di gran lunga superiore al livello nazionale che si ferma al 41,8%.

Ed è preceduta solo dal Trentino Alto Adige per la minore incidenza di indicatori nelle due classi minori (16,3%).

All’interno della regione, Trieste è la provincia con la più alta percentuale di indicatori nelle classi alta e medio-alta, superiore al 70%.

Pordenone presenta il maggior numero di indicatori nelle classi di coda, pari al 20%, mentre la provincia di Udine è quella con più indicatori nella classe media.

«È comprensibile» ha sottolineato Elena Marchesich, ricercatrice dell’Istat per l’ufficio territoriale del Nord Est, presentando i dati. «Udine ha un territorio vasto ed eterogeneo ed è più facile che si collochi in posizioni mediane».

La regione registra le migliori performance su lavoro e conciliazione dei tempi di vita, con indicatori tutti concentrati nelle classi più alte e in miglioramento rispetto al periodo pre-Covid.

Migliora anche il benessere economico, più elevato sia rispetto alla media nazionale sia rispetto al Nord Est, anche se presenta maggiori disuguaglianze tra province.

Prevalgono i buoni risultati in tema di sicurezza e formazione con rispettivamente il 66,7% e il 75% di indicatori nelle fasce alta e medio-alta.

Sul fronte sicurezza, si evidenziano i risultati negativi di Trieste, dove le denunce per rapina presentano un trend crescente, e Udine, con un alto tasso di furti in abitazione.

Il dominio “Paesaggio e patrimonio culturale” resta molto polarizzato tra classi alte e basse. Nel primo indicatore, che tiene conto del numero di musei e visitatori, spicca la provincia di Trieste con un valore che la colloca al secondo posto a livello nazionale dopo Napoli. L’ambito salute è in linea con la media nazionale.

I punti di debolezza maggiori si riscontrano nel dominio “Ambiente”: la regione presenta un profilo molto simile a quello nazionale, ma è svantaggiata rispetto al resto del Nord Est per la maggiore dispersione di acqua potabile da rete idrica comunale e per la minore diffusione della raccolta differenziata.

Su sette dei 64 indicatori, l’Istat ha operato un confronto anche a livello europeo.

Il Fvg presenta risultati migliori della media delle regioni europee su speranza di vita alla nascita, mortalità infantile, omicidi volontari, Neet e partecipazione degli adulti alla formazione continua.

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