Lavoro, la Cgil a Udine lancia il piano anti-crisi

Ecco le proposte del sindacato nel piano regionale presentato alla presenza del segratario generale Susanna Camusso. Si va dalla messa a in sicurezza del territorio e del patrimonio residenziale pubblico, alla riforma della pubblica amministrazione regionale e alla ridefinizione degli incentivi alle imprese
Udine 12 Aprile 2013. Convegno CGIL con la Camusso. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 12 Aprile 2013. Convegno CGIL con la Camusso. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. Messa in sicurezza del territorio e del patrimonio residenziale pubblico, a partire dalle scuole, riforma della pubblica amministrazione regionale, ridefinizione degli incentivi alle imprese, piano energetico per dare impulso alla ’green economy’ e politiche per il lavoro, introducendo un reddito d’inserimento per disoccupati e giovani in cerca di prima occupazione.

Queste alcune delle proposte, «molte delle quali a costo zero», del Piano Fvg per il lavoro 2013-2018, presentato dalla Cgil a Udine, alla presenza della segretaria generale Susanna Camusso.

«Alla Regione lasciamo solo le competenze legislative e la regia - ha spiegato il segretario Cgil Fvg, Franco Belci - raccordando invece le competenze di gestione degli enti locali». «Gli incentivi alle imprese - ha continuato - devono essere maggiormente collegati alle strategie di innovazione, ricerca, aggregazione e internazionalizzazione».

Tra le altre proposte, si chiede alla Regione di definire in modo chiaro le scelte sulle grandi infrastrutture e di dare avvio a un sistema integrato della logistica che poggi sullo sviluppo del sistema portuale, retroportuale e della rete ferroviaria, ma anche di contrastare la crescita degli appalti al massimo ribasso e la deregulation delle licenze e degli orari commerciali.

La Cgil ha segnalato che la crisi ha portato al 6,8% il tasso di disoccupazione medio nel 2012, con punte del 7,2% e di 42mila senza lavoro nell’ultimo trimestre, e che nei primi tre mesi dell’anno ha visto aumentare il ricorso alla cassa integrazione del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che già si era chiuso con un +12% nelle ore autorizzate rispetto al 2011.

Allarmanti i dati sulla disoccupazione giovanile, che anche in regione oscilla tra il 30 e il 40% nella fascia 15-24 anni. «Alla luce di questi dati - ha detto Belci - la Cgil chiede alle le forze politiche uno sforzo straordinario per il rilancio della regione e del tessuto produttivo, come accadde nella ricostruzione dopo il terremoto in Friuli nel 1976».

All’iniziativa sono intervenuti anche i presidenti di Unindustra i presidenti regionali di Unioncamere Giovanni Da Pozzo e di Confartigianato Graziano Tilatti.

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