L’Avos ha vent’anni e un sogno: mensa per poveri nell’ex caserma

Cividale: l’associazione volontari solidarietà ha formalizzato la richiesta all’amministrazione Balloch Gli spazi per la refezione della Francescatto sono pronti all’uso. Il valore aggiunto della sorveglianza
Un momento del pranzo di Pasquetta 2012 con 300 persone in difficolta' , "invitate" dalla Comunita' di Sant'Egidio.La povertà aumenta e aumentano anche le file davanti alle mense dei poveri. Come a quella nella Basilica di Santa Maria in Trastevere dove oggi un immigrato,al quale è stato negato un posto, ha ferito due persone. Fino ad alcune settimane fa al pranzo domenicale organizzato dai parroco della basilica romana si presentavano circa 20-25 persone, "in pochissime settimane sono diventati tra i 100 e i 120 - spiega Mario Marazziti, il portavoce della Comunità di Sant'Egidio - Si sono creati così tempi d'attesa e non c'é spazio per tutti. .ANSA/CLAUDIO PERI
Un momento del pranzo di Pasquetta 2012 con 300 persone in difficolta' , "invitate" dalla Comunita' di Sant'Egidio.La povertà aumenta e aumentano anche le file davanti alle mense dei poveri. Come a quella nella Basilica di Santa Maria in Trastevere dove oggi un immigrato,al quale è stato negato un posto, ha ferito due persone. Fino ad alcune settimane fa al pranzo domenicale organizzato dai parroco della basilica romana si presentavano circa 20-25 persone, "in pochissime settimane sono diventati tra i 100 e i 120 - spiega Mario Marazziti, il portavoce della Comunità di Sant'Egidio - Si sono creati così tempi d'attesa e non c'é spazio per tutti. .ANSA/CLAUDIO PERI
CIVIDALE. In 20 anni di attività ha erogato circa 450 tonnellate di generi alimentari, trasportato in varie strutture ospedaliere, per visite e cure, oltre 4.500 persone, portato compagnia e sollievo a un’infinità di persone anziane, malate e sole in case, ospizi, nosocomi. Ha girato una boa importante l’Avos, l’Associazione volontari di solidarietà di Cividale, realtà che ormai rappresenta un fermo punto di riferimento anche per i servizi sociali di ben 17 Comuni.


Presieduto da Antonio Caltabellotta, il sodalizio fornisce anche consulenze gratuite per la compilazione dei modelli 730, Unico e Isee, nonché per il pagamento delle tasse comunali e per le domande di invalidità civile, di pensione e reversibilità, distribuisce agli indigenti indumenti e biancheria, mobili ed elettrodomestici, presta carrozzelle e attrezzature per disabili, collabora attivamente con il telesoccorso della Pro Senectute.


E ora punta, con determinazione, a un nuovo obiettivo: una mensa per i poveri, realtà di cui, assicura l’associazione, c’è assoluto bisogno. Il progetto era già in fase avanzata, nei mesi scorsi (la struttura avrebbe dovuto nascere in un ambiente privato, in borgo di Ponte), ma complicazioni sopraggiunte a operazione ormai in itinere hanno imposto un cambio di rotta.


Si guarda così, adesso, agli spazi per la refezione della caserma dismessa Francescatto, già perfettamente attrezzati, utilizzati fino a tempi molto recenti e dunque pronti all’uso: l’istanza è già stata avanzata, con formale domanda, all’amministrazione Balloch.


«Ci auguriamo – dichiara il presidente – che venga accolta, perché la soluzione sarebbe ottimale. L’iniziativa consentirebbe fra l’altro di restituire una presenza stabile, e dunque una sorveglianza, all’ex caserma, che eviterebbe, quanto meno nei locali in questione, il rischio di degrado derivante da un prolungato inutilizzo delle strutture».


«Di una mensa per i bisognosi – ribadisce il presidente – c’è davvero necessità. La povertà, nel Cividalese, è in aumento: è un fenomeno sommerso, di cui non si ha chiara percezione se non si opera nel settore, ma che è appunto in crescita. Noi lo sperimentiamo giorno dopo giorno».


Parla chiaro l’incremento di richieste al banco distribuzione generi alimentari dell’Avos, attivo vicino alla chiesa di Rualis, al pianterreno del nuovo palazzo Ater, e aperto tutti i lunedì dalle 9 alle 12.


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