L’avvocato di Unabomber querela il sito sul Vajont

di Luana De Francisco Da deputato relatore del testo sul processo breve, in Parlamento, a principe del foro e parte lesa in un processo per diffamazione a mezzo internet, a Udine. Chi, lunedì, lo ha

di Luana De Francisco

Da deputato relatore del testo sul processo breve, in Parlamento, a principe del foro e parte lesa in un processo per diffamazione a mezzo internet, a Udine. Chi, lunedì, lo ha visto salire le scale del tribunale e, poi, prendere posto come teste davanti al giudice monocratico Francesca Feruglio, non ha faticato a riconoscerlo. Perchè l’avvocato e onorevole del Pdl Maurizio Paniz, dopo il caso Unabomber - era lui il difensore di Elvo Zornitta - e, ancor più, dopo l’”arringa” dello scorso febbraio a sostegno di Berlusconi e della tesi sulla parentela di Ruby con Mubarak, è un volto arcinoto a chiunque. Compresi i suoi detrattori.

Ed è proprio contro uno di loro che, da Belluno, dove esercita la professione di avvocato penalista, Paniz ha promosso la propria battaglia legale. Nel mirino, quello stesso Tiziano Dal Farra, 53 anni, di Pagnacco, che il tribunale udinese aveva già condannato, in febbraio, per un reato analogo: diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Longarone, Pierluigi De Cesero, attraverso le pagine del sito www.vajont.info. Sindaco che, appunto, una volta avviato il procedimento giudiziario, scelse di farsi rappresentare dallo studio legale del parlamentare veneto. Proprio come, in un precedente processo, aveva fatto anche Gioacchino Bratti, a sua volta primo cittadino pure diffamato via web dal medesimo Dal Farra. Ebbene, giudicato in entrambi i casi responsabile, l’autore degli scritti - tutti pieni zeppi di epiteti a dir poco coloriti e di critiche sull’operato dei due amministratori nella fase di ricostruzione post tragedia del ’63 - non esitò a rivolgere i propri strali contro colui che, udienza dopo udienza, aveva cercato di dimostrarne la colpevolezza. E che, quindi, finiva per essere pitturato ora comeun“mafioso”, ora come una persona“squallida” e un “delinquente”. Da qui, la prima querela presentata da Paniz nel novembre 2009 e, poi, le altre quattro andate aggiuntendosi a ogni nuovo attacco.

Presentatosi a Udine con il suo abituale aplomb e sfoggiando la consueta acconciatura - barba e capelli - da alto ufficiale asburgico e accompagnato dalla collega di studio Raffaella Mario, Paniz ha ribadito al giudice i contenuti della prima querela - per le altre, sono già stati rubricati altrettanti procedimenti -, soffermandosi in particolare sui disagi patiti per le offese rivoltegli. In caso di vittoria e del riconoscimento di un danno morale, l’avvocato ha preanunciato l’intenzione di devolvere in beneficienza la somma che gli sarà assegnata. Prossima udienza in ottobre.

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