L’azienda non paga: buco in cassa

Porcia, 140 mila euro in meno nel bilancio comunale: è l’effetto del contenzioso con la General Beton
FOTO MISSINATO PORDENONE 15.01.04 FOTO VEDUTA DEL COMUNE DI PORCIA.
FOTO MISSINATO PORDENONE 15.01.04 FOTO VEDUTA DEL COMUNE DI PORCIA.

PORCIA. General Beton non paga, con ciò creando un “buco” da quasi 140 mila euro nelle casse del Comune di Porcia.

Tempi lunghi. Il contenzioso tra la ditta che gestisce il sito per lo stoccaggio di amianto a Sant'Antonio e l’ente locale si trascinerà sino al 4 novembre del prossimo anno, giorno in cui è fissata, in tribunale a Pordenone, l’ultima udienza in merito all’ingiunzione di pagamento emessa dal Comune e impugnata dalla General Beton.

Il municipio pretende dall’azienda 137.121 euro a titolo di risarcimento, per la presenza (dal 2008 al 2012) della discarica nel quartiere al confine con Roveredo in Piano.

La ditta trevigiana contesta gli indennizzi antecedenti il 2010 (dunque relativi al biennio 2008-2009), mentre riconosce quelli del periodo successivo, che non intende tuttavia versare fintanto che il giudice non si esprimerà in via definitiva sulla questione.

L’impianto rimarrà operativo ancora a lungo, considerato che la Regione ha accordato un ampliamento di 300 mila metri cubi di materiale da stoccare.

La General Beton Triveneta spa è chiamata a corrispondere una quota annuale al Comune, ma in conseguenza a un’interpretazione restrittiva delle norme vigenti, la stessa ditta ritiene di essere tenuta al pagamento dell’indennizzo solo dal 2010.

Conti e polemiche. «Nel novembre del 2016 – sottolinea il sindaco purliliese Giuseppe Gaiarin (Pd) – la cifra dovuta alle casse pubbliche sarà lievitata ulteriormente, tra rivalutazioni e aggiungendo le quote dovute per gli anni seguenti».

Il valore complessivo a quella data, calcola il primo cittadino, potrebbe avvicinarsi ai 300 mila euro. «Se ci troviamo in questa situazione – punta il dito Gaiarin – lo dobbiamo all'insipienza della passata amministrazione, la quale non ha preteso il pagamento dalla General Beton».

L’esecutivo Pd ha ereditato la “patata bollente” dalla precedente giunta, dopo che lo stesso centrosinistra aveva sollevato il problema dai banchi dell’opposizione. Era stata la minoranza a incalzare l’allora sindaco Stefano Turchet ad avanzare la richiesta di risarcimento all'impresa, dovuta in base ai principi della legge regionale 502 del 1991.

Progetti al palo. «Sono soldi che avremmo utilizzato per la frazione di Sant’Antonio – sottolinea il sindaco Gaiarin – per ripagare in qualche modo i cittadini della presenza della discarica».

Con la quota dovuta quest’anno, per esempio, il Comune contava di coprire i costi sostenuti per l’acquisto di arredi e giochi per i parchi delle vie Carducci e Firenze. I progetti di rilancio del quartiere ci sono, ma fintanto che la General Beton non pagherà rimarranno nel cassetto.

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