Le aziende Best Performer del Cervignanese protagoniste sui mercati internazionali

Dalle più piccole alle big, le imprese del territorio hanno raccontato ieri strategie di crescita e prospettive per il prossimo futuro

Maura Delle Case
Da sinistra, Maurizio Caiaffa, Gilberto Noacco, Federico Gambini e Federico Armellini (foto Bonaventura)
Da sinistra, Maurizio Caiaffa, Gilberto Noacco, Federico Gambini e Federico Armellini (foto Bonaventura)

Un territorio economicamente eterogeneo, dove convivono eccellenze specializzate in diversi settori, capaci di dire la loro a livello locale ma anche e sempre più sui mercati esteri. È lo spaccato restituito giovedì 24 ottobre, a villa Trovatore a Cervignano, dalle Best Performer, le 100 migliori imprese del Cervignanese, nel corso dell’evento organizzato dal gruppo Nord Est Multimedia, che pubblica il Messaggero Veneto con altri cinque giornali, e da ItalyPost. Una lente d’ingrandimento posata sopra le aziende della Bassa friulana orientale che ha consentito di guardarle più da vicino e comporne una geografia fatta di dimensioni, settori e vocazioni diversi.

Uno dei fiori all’occhiello del territorio, leva strategica per le imprese che vi sono insediate (e non solo per quelle) è l’Interporto di Cervignano, infrastruttura logistica gestita dall’omonima società. «L’Interporto occupa 15 persone e conta su una superficie di 460 mila mq tra magazzini, binari e piazzali – ha spiegato la neo presidente, Erika Furlani –. Per capire di cosa parliamo basti citare un dato: nel 2023 sono arrivati 1.072 treni». Volumi importanti, che beneficiano anche della presenza di tre caselli autostradali a meno di dieci chilometri e di tre porti nell’arco di 50, da San Giorgio di Nogaro a Monfalcone per arrivare a Trieste.

CrediFriuli vicina alle aziende del Cervignanese: "Con le imprese un rapporto simbiotico"

Realtà logistiche in scala, come del resto lo sono le imprese che si sono alternate sul palco di Cervignano, raccontate dalla viva voce dei loro protagonisti: fondatori, amministratori e dirigenti.

Le migliori aziende del Cervignanese: un territorio di imprese capaci di resistere a ogni scenario
Andrea Balducci, sindaco di Cervignano, e Luciano Sartoretti, presidente di CrediFriuli (foto Bonaventura)

Grandi come Caffaro Industrie, piccole come Climart. Impresa, quest’ultima, fondata da Omar Andrian nel 2017 a Cervignano, «con furgoncino e tredicesima» ha confessato l’imprenditore, forte dell’orgoglio di essere arrivato, 17 anni dopo, a occupare 14 persone e a lavorare in tutta la regione e oltre, fornendo assistenza tecnica per impianti di climatizzazione industriale e civile.

Da sinistra, Eros Miani, Daniele Dose, Andrea Chinese
Da sinistra, Eros Miani, Daniele Dose, Andrea Chinese

Com’è cresciuta Climart, lo ha fatto anche la Milocco di Aiello del Friuli, nata nel 1991 come azienda artigiana e divenuta nel 2009 piccola industria, oggi dedita alla costruzione di impianti robotizzati per il settore industriale. «Occupiamo 26 persone e nel breve termine prevediamo una crescita ulteriore» ha detto il titolare Ugo Milocco. Realtà piccole si diceva, ma capaci di conquistare anche i grandi clienti. Multinazionali, nel caso della Energy Tech Service di Cervignano, come Ikea. La società benefit, che opera nell’ambito di impianti e macchinari per il recupero e il reciclo, ha progettato «per il colosso blu del mobile un prototipo d’impianto che gli consente di riutilizzare gli scarti dei pannelli Mdf» ha raccontato il socio fondatore e amministratore Marco Vincenzino.

Solaris Yachts e Caffaro industrie, due gioielli imprenditoriali del Cervignanese

Meg Impianti, altra impresa di Cervignano, realizza impianti termoidraulici, elettrici e antincendio «sia per il settore civile che per quello industriale. La nostra ambizione? Farne di sempre più tecnologici – ha risposto l’ad Maurizio Breda –, ma semplici nel funzionamento».

Dagli impianti a una nicchia di mercato come quella in cui opera Composite Technical Systems, società che dal 2012 produce bombole: «Quelle che stanno sulle spalle dei vigili del fuoco o dei sommozzatori» ha spiegato il dg Andrea Chinese. Una realtà che non ha competitor a livello nazionale. Non mancano poi aziende a tener alti i colori del settore legno-arredo. È il caso della Di Due che ha iniziato, nel 1995, producendo campionari per il mondo dell’arredamento per poi allargare il campo alla sartoria e ai rivestimenti per mobili imbottiti. «Tra le strategie che abbiamo adottato per crescere c’è stata quella della diversificazione» ha evidenziato il titolare Daniele Dose.

Da sinistra, Maria Gaia Fusilli, Marco Vicenzino, Ugo Milocco, Erika Furlani e Omar Andrian
Da sinistra, Maria Gaia Fusilli, Marco Vicenzino, Ugo Milocco, Erika Furlani e Omar Andrian

A spingere in alto i risultati aziendali nel caso di Fototherm è stato invece un brevetto: «Un pannello che combina fotovoltaico e solare termico».

Soluzione che promette uno sviluppo esplosivo: «A livello aggregato – annuncia il presidente Eros Miani – abbiamo ordini per 200 milioni di euro».

Dalle piccole alle big. Caffaro Industrie è una delle realtà storiche del territorio, sia per permanenza – è stata aperta nel 1938 – che per settore, quella chimica che ha scritto nel bene e nel male una pagina importante di storia del Cervignanese. Dalla ripartenza (post amministrazione straordinaria), Caffaro è arrivata a occupare 180 dipendenti e a fatturare 75 milioni nel 2022. «Per l’anno venturo – ha previsto il responsabile del personale Federico Armellini – ci aspettiamo di crescere del 10%».

Reduce da un’impennata dei ricavi (54 milioni nel 2022) è Solaris Yachts, società che ad Aquileia costruisce barche a vela che esporta in tutto il mondo. «Dai saloni di Cannes e Genova – ha riferito il presidente Federico Gambini – sono arrivati segnali molto positivi».

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