Le aziende Best Performer del Cervignanese protagoniste sui mercati internazionali
Dalle più piccole alle big, le imprese del territorio hanno raccontato ieri strategie di crescita e prospettive per il prossimo futuro

Un territorio economicamente eterogeneo, dove convivono eccellenze specializzate in diversi settori, capaci di dire la loro a livello locale ma anche e sempre più sui mercati esteri. È lo spaccato restituito giovedì 24 ottobre, a villa Trovatore a Cervignano, dalle Best Performer, le 100 migliori imprese del Cervignanese, nel corso dell’evento organizzato dal gruppo Nord Est Multimedia, che pubblica il Messaggero Veneto con altri cinque giornali, e da ItalyPost. Una lente d’ingrandimento posata sopra le aziende della Bassa friulana orientale che ha consentito di guardarle più da vicino e comporne una geografia fatta di dimensioni, settori e vocazioni diversi.

Uno dei fiori all’occhiello del territorio, leva strategica per le imprese che vi sono insediate (e non solo per quelle) è l’Interporto di Cervignano, infrastruttura logistica gestita dall’omonima società. «L’Interporto occupa 15 persone e conta su una superficie di 460 mila mq tra magazzini, binari e piazzali – ha spiegato la neo presidente, Erika Furlani –. Per capire di cosa parliamo basti citare un dato: nel 2023 sono arrivati 1.072 treni». Volumi importanti, che beneficiano anche della presenza di tre caselli autostradali a meno di dieci chilometri e di tre porti nell’arco di 50, da San Giorgio di Nogaro a Monfalcone per arrivare a Trieste.
Realtà logistiche in scala, come del resto lo sono le imprese che si sono alternate sul palco di Cervignano, raccontate dalla viva voce dei loro protagonisti: fondatori, amministratori e dirigenti.
Grandi come Caffaro Industrie, piccole come Climart. Impresa, quest’ultima, fondata da Omar Andrian nel 2017 a Cervignano, «con furgoncino e tredicesima» ha confessato l’imprenditore, forte dell’orgoglio di essere arrivato, 17 anni dopo, a occupare 14 persone e a lavorare in tutta la regione e oltre, fornendo assistenza tecnica per impianti di climatizzazione industriale e civile.

Com’è cresciuta Climart, lo ha fatto anche la Milocco di Aiello del Friuli, nata nel 1991 come azienda artigiana e divenuta nel 2009 piccola industria, oggi dedita alla costruzione di impianti robotizzati per il settore industriale. «Occupiamo 26 persone e nel breve termine prevediamo una crescita ulteriore» ha detto il titolare Ugo Milocco. Realtà piccole si diceva, ma capaci di conquistare anche i grandi clienti. Multinazionali, nel caso della Energy Tech Service di Cervignano, come Ikea. La società benefit, che opera nell’ambito di impianti e macchinari per il recupero e il reciclo, ha progettato «per il colosso blu del mobile un prototipo d’impianto che gli consente di riutilizzare gli scarti dei pannelli Mdf» ha raccontato il socio fondatore e amministratore Marco Vincenzino.
Meg Impianti, altra impresa di Cervignano, realizza impianti termoidraulici, elettrici e antincendio «sia per il settore civile che per quello industriale. La nostra ambizione? Farne di sempre più tecnologici – ha risposto l’ad Maurizio Breda –, ma semplici nel funzionamento».
Dagli impianti a una nicchia di mercato come quella in cui opera Composite Technical Systems, società che dal 2012 produce bombole: «Quelle che stanno sulle spalle dei vigili del fuoco o dei sommozzatori» ha spiegato il dg Andrea Chinese. Una realtà che non ha competitor a livello nazionale. Non mancano poi aziende a tener alti i colori del settore legno-arredo. È il caso della Di Due che ha iniziato, nel 1995, producendo campionari per il mondo dell’arredamento per poi allargare il campo alla sartoria e ai rivestimenti per mobili imbottiti. «Tra le strategie che abbiamo adottato per crescere c’è stata quella della diversificazione» ha evidenziato il titolare Daniele Dose.

A spingere in alto i risultati aziendali nel caso di Fototherm è stato invece un brevetto: «Un pannello che combina fotovoltaico e solare termico».
Soluzione che promette uno sviluppo esplosivo: «A livello aggregato – annuncia il presidente Eros Miani – abbiamo ordini per 200 milioni di euro».
Dalle piccole alle big. Caffaro Industrie è una delle realtà storiche del territorio, sia per permanenza – è stata aperta nel 1938 – che per settore, quella chimica che ha scritto nel bene e nel male una pagina importante di storia del Cervignanese. Dalla ripartenza (post amministrazione straordinaria), Caffaro è arrivata a occupare 180 dipendenti e a fatturare 75 milioni nel 2022. «Per l’anno venturo – ha previsto il responsabile del personale Federico Armellini – ci aspettiamo di crescere del 10%».
Reduce da un’impennata dei ricavi (54 milioni nel 2022) è Solaris Yachts, società che ad Aquileia costruisce barche a vela che esporta in tutto il mondo. «Dai saloni di Cannes e Genova – ha riferito il presidente Federico Gambini – sono arrivati segnali molto positivi».
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