Le boutique del lusso scelgono lo stile Friuli: Vecchiutti ha stregato anche il brand Hermès

Quel loro saper fare ha incantato persino il mondo della moda francese. Sono infatti «firmati» dall’azienda Vecchiutti di Cargnacco gli arredamenti delle boutique di Hermès. Il brand del lusso d’oltralpe – dopo aver commissionato dal 1990 ad oggi una trentina dei suoi negozi italiani, da Torino a Firenze, da Capri a Parma, da Genova agli aeroporti di Fiumicino e Malpensa –, ha voluto che fosse proprio la falegnameria friulana a curare anche le location di Atene, Salisburgo e, attualmente, Praga.
E dalla Repubblica Ceca è appena rientrato Luca. Cinquant’anni, studi al Sello di Udine, con suo fratello Stefano, classe 1964 e dall’età di 14 anni «per scelta» già inserito nell’azienda di famiglia, nel 1988 ha preso in mano le redini della Vecchiutti, società fondata da papà Adelchi, 82 anni compiuti, ma ancora presente ogni giorno in laboratorio. «Al mattino arriva a dare un’occhiata – racconta Luca –. Se gli diamo qualcosa da fare è contento, altrimenti va via brontolando».
La storia della falegnameria – che nel 2018 ha compiuto 50 anni – l’ha praticamente scritta lui. «È grazie al grande impegno, all’intuito e alla lungimiranza di nostro padre se nel tempo l’azienda è diventata un punto di riferimento nell’arredamento di lusso».
L’inizio, nel 1962, insieme a un socio con il quale Adelchi aveva aperto una piccola bottega artigianale a Buttrio. Poi l’avvio dell’azienda (assieme al fratello Reneo) e il trasferimento nel 1968 a Cargnacco, dove tuttora risiede l’intera famiglia Vecchiutti. Il primo laboratorio in un capannone di modeste dimensioni, che in breve ha prima raddoppiato e poi triplicato gli spazi. Oggi sono 850 metri quadrati, tra area produttiva e uffici.
L’incontro tra Adelchi e la maison Hermès è avvenuto a due passi da casa, quando alla falegnameria di via Lumignacco è stato commissionato l’arredamento del negozio udinese del prestigioso brand. Da allora sono passati 29 anni e il connubio non si è più interrotto. Anzi. Ogni volta che dalla Francia arriva una nuova commessa, Luca (si occupa del settore commerciale e segue di persona i cantieri, mentre Stefano è responsabile della produzione) vola a Parigi. «Insieme ai vertici della casa di moda si discute di ogni singolo dettaglio».
Eccolo il segreto dei Vecchiutti che tanto piace a Hermès. Oltre al fatto che «ai clienti offriamo soluzioni chiavi in mano».
Significa ambienti completi di pareti, pavimenti, serramenti, attrezzature tecniche e illuminazione, «per i quali ci avvaliamo unicamente di artigiani di fiducia».
Poi c’è l’arredamento. Il marchio di fabbrica, quello che dai tempi di Adelchi contraddistingue la falegnameria friulana, è la trasformazione della materia prima – d’eccellenza – in pezzi unici, personalizzati e dal design innovativo, «sempre con la massima attenzione e cura di ogni minimo dettaglio che viene seguito, passo dopo passo, insieme ai progettisti».
Oltre ai più prestigiosi negozi e uffici di mezza Europa, quanto esce dal laboratorio di Cargnacco è destinato a ristoranti, centri direzionali, barche, studi professionali e pure residenze private di lusso (arredate dai Vecchiutti, dalla Sardegna a Cortina d’Ampezzo, fino a Ginevra).
Oggi in azienda ci sono 11 dipendenti e un collaboratore tecnico – «tutte persone qualificate che da anni fanno parte del nostro team» –, oltre ai due titolari e al sempre presente fondatore Adelchi, orgogliosissimo di quanto stanno facendo i suoi figli e che già spera, in cuor suo, che i due nipoti (figli di Luca), il 14enne Francesco e Riccardo, 11 anni, possano un domani seguire le orme del nonno. Quello stesso nonno che dal 1986 ha impresso una svolta alla propria azienda, cominciando a guardare – «coraggiosamente per quei tempi», commentano orgogliosi i figli – oltre i confini regionali. È così che ha iniziato a realizzare abitualmente arredi di interni a Roma (tra cui gli uffici del Banco di Napoli), Milano, Montecarlo e Parigi. Con incursioni anche in Russia (a Mosca, in particolare, è made in Friuli l’arredamento degli uffici di un’ambasciata e quello di prestigiosi negozi del centro della capitale russa) e negli Emirati Arabi. Tra i suoi clienti c’erano anche il produttore cinematografico Franco Cristaldi e il re dei salumi Fiorucci.
Anche allora, come oggi, il titolare – «perché la serietà è sempre stata il nostro biglietto da visita», commentano padre e figli – non è mai mancato nella fase della posa in opera delle proprie creazioni. Il montaggio è curato da una squadra esterna di fiducia che ormai da anni collabora con i Vecchiutti. Compagna inseparabile delle trasferte di lavoro di Adelchi – raccontano i due fratelli definendola, anche se non presente fisicamente in laboratorio, «una delle colonne portanti dell’azienda» – è sempre stata mamma Clotilde. «Non mi piaceva viaggiare da solo, così lei mi ha sempre tenuto compagnia. Se ero in cantiere lei approfittava per fare un po’ la turista», ricorda sorridendo il capostipite.
Da Adelchi – che a casa ancora conserva gelosamente gli attrezzi da falegname che prima erano del padre, appassionato lavoratore del legno nel tempo libero e dal quale ha ereditato l’amore per pialle e seghe –, fino a Luca e Stefano. «Il nostro intento è comunque quello di rimanere una realtà artigianale, dove a contare ancora tanto è il rapporto diretto con il cliente».
Che prima di qualsiasi commessa, vanno sempre a conoscere di persona. «Un modo di operare che, seppur con rammarico, ogni tanto ci costringe anche a dover rinunciare a qualche lavoro».
Uno dei “no” più recenti è stato detto proprio a Hermès, che voleva i «sarti» friulani dell’arredo anche per uno dei suoi negozi in Spagna. Ma la maison – che ben conosce i Vecchiutti – ne ha compreso le ragioni, tanto che ha già commissionato ai due fratelli il prossimo negozio italiano. Quest’estate la destinazione è nuovamente l’isola di Capri. Dove la falegnameria di Cargnacco realizzerà una nuova e più ampia boutique.
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