Le lezioni on line: ancora troppe aree senza connessione

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Scuola: tante le incertezze a causa del coronavirus, e Cordovado non fa eccezione. Alessandro Venerus è il dirigente dell’istituto comprensivo che raggruppa le strutture scolastiche, oltre che di Cordovado, di Morsano e Sesto al Reghena: dieci scuole, dall’infanzia a elementari e medie, per un migliaio di alunni e un centinaio tra docenti e personale Ata. «Nei giorni scorsi abbiamo consegnato un secondo lotto di personal computer e tablet ad alunni delle scuole primarie del nostro comprensivo – fa il punto della situazione –. Ciò, grazie alla collaborazione dei volontari dei gruppi locali di protezione civile e dei servizi sociali. In questa fase complessa – sottolinea Venerus –, l’obiettivo primario è l’attività didattica svolta a distanza, che preferiamo chiamare “didattica della vicinanza”, in modo tale da mantenere vitale e proficuo il rapporto tra studenti, famiglia e docenti. Il 18 maggio dovrebbero essere annunciate scelte determinanti per dare certezze che ancora mancano, ovvero le modalità operative per scrutini ed esami».

«Nel monitoraggio digitale svolto tra le famiglie – riferisce Venerus –, sono emerse diverse criticità che stiamo seguendo anche con la collaborazione delle amministrazioni comunali: purtroppo, alcune aree soffrono a causa di problemi tecnologici relativi alla connessione. Questo, allo stato attuale. Ma, per il futuro, è ancora tutto da definire – precisa – anche per noi. Le ipotesi sono molteplici, i comitati scientifici individueranno sistemi e procedure dove gli aspetti sanitari saranno fondamentali. Bisogna pensare al numero di alunni in aula, a servizi di mensa, trasporti, funzioni logistiche. Tutto questo, desta preoccupazione. Lavoreremo a breve con i Comuni per trovare le soluzioni più opportune e per realizzare adeguati percorsi di apprendimento sia per i nostri alunni sia per il personale». —



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