Le macchine di Pinosa sbarcano in Sud Corea

TARCENTO. La Pinosa srl di Tarcento sbarca in Sud Corea. L’azienda, specializzata nella ricerca, sviluppo, innovazione e internazionalizzazione nel campo dell’automazione industriale e dello sfruttamento della biomassa legnosa vergine per scopi energetici, ha recentemente firmato un accordo con importanti imprenditori della Sud Corea giunti in visita a Tarcento: dopo aver visionato attentamente gli impianti realizzati sia sul territorio friulano che nella vicina Carinzia, è stato sottoscritto un contratto per la realizzazione di un grosso impianto per la produzione di carbone vegetale nel paese asiatico.
«Nella Corea del Sud – spiega l’imprenditore Mauro Pinosa – avevamo già realizzato dei piccoli impianti,ma questo ha dimensioni molto più grandi e per noi è una grande soddisfazione: i nostri compratori ci avevano visto in una fiera internazionale in Svezia a cui avevamo partecipato, ci hanno seguito attentamente analizzando la nostra proposta finché sono venuti da noi per vedere con i propri occhi e li abbiamo convinti».
La Pinosa srl di Tarcento, è stata fondata nel lontano 1979 e oggi lavora in tutto il mondo con un export che supera il 90 per cento del fatturato ed è leader mondiale nella progettazione e costruzione di automazioni industriali e di impianti per la produzione di legna da ardere, carbone vegetale e impianti di cogenerazione (energia elettrica e calore) con il legno. L’azienda ha attraversato la recente crisi internazionale superandola brillantemente mantenendo i livelli occupazionali e quest’anno il fatturato si avvia a un aumento che supera il 30 per cento. Oggi conta 35 dipendenti senza contare i molti terzisti che lavorano per la Pinosa la quale mantiene nella zona artigianale di Tarcento la sua base operativa per la realizzazione di prodotti a alta sostenibilità energetica: «Il carbone vegetale – spiega Pinosa – che sarà prodotto in Sud Corea con il nostro impianto è utilizzato sia per uso domestico come combustibile ma anche per scopi industriali come la realizzazione di pannelli fotovoltaici al posto del carbone minerario che è inquinante mentre quello vegetale restituisce nell’ambiente l’ossigeno accumulato dalla pianta». In Italia esiste solo un’altra realtà in grado di realizzare queste produzioni mentre in tutta Europa ce ne sono tre.
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