«Le morti misteriose delle grandi star: da Marilyn a Presley»
UDINE. Di misteri ne è zeppo il mondo. I più glamour restano ovviamente tali. Altrimenti perderebbero il loro charme, ça va sans dire. Non per questo è vietato attaccarli. Ingolosisce metterci le mani addosso e vuoi mai che qualche lucchetto salti. D’altronde, se non gratti non vinci. Mistero vedrà domani, alle 21, la settima alba della sua storia mediatica su Italia 1. In effetti questo non è un gran mistero. Il programma funziona, ravana nell’ignoto e fa sollevare le orecchie al teleutente.
Dunque, alle 21 Jane Alexander e Lucilla Agosti saranno leste nell’introdurre il nuovo cammino dell’avventura oscura. E noi - con il gancio amico dell’udinese Rachele Restivo, la bella giornalista-inviata - abbiamo giocato d’anticipo, senza per questo turbare il pacifico count-down della trasmissione. Rachele è un vecchia giovane volpe dell’ambiente, una del mestiere sin da quando sfavillava nella redazione del Tg di La7. La ricorderete Oracolo, immaginiamo. No? Basta pensare a un qualcosa di eccessivamente sensuale. Fatto? Ecco, bene. Non lo sarà più.
«Serve propulsione fresca, altrimenti rischi la noia». La dottoressa Restivo - udinese doc con laurea alla Iulm di Milano - non è femmina da divano con ferri sottobraccio e maglione work in progress. New York-Roma è tratta a lei familiare come per noi pigliare un bus da piazzale Osoppo in viale Ungheria. «La capitale resta comunque la capitale, il cuore mio si stacca sempre con dolore dall’Italia, sebbene l’America sia necessaria, almeno per chi fa tv e comunicazione».
- Hollywood mistery è la sua rubrica nuova di zecca, Rachele. Ci facciamo un giro prima degli altri?
«Volentieri. Non è un mistero quanto misteriose siano state certe brusche dipartite celebri. E dico subito Marilyn Monroe e aggiungo subito Elvis Presley. Cominciamo da relativamente lontano. Icone, parliamo di icone. Molto si ipotizza. Esistono ipotesi ormai diventate verità a forza di un collettivo sfruttamento. Noi cerchiamo un qualcosa in più».
- La Monroe fu uccisa, a quanto pare...
«Improvvisamente scaricata dai Kennedy e isolata. Sono stata nella sua casa di Los Angeles, al 5 di Helena Drive in zona Brentwood. Il mistero sta nella sparizione dei documenti chiave e in quell’autopsia che negò la presenza di forti dosi di barbiturici nello stomaco della ragazza. Ho raggiunto un personaggio importante della vicenda. Mi fermo qui, però».
- Michael Jackson è ancora vivo ?
«Qualcuno giura in una fantascientifica clonazione della pop star. Di certo, gli ultimi anni furono i peggiori della sua vita. Lui sapeva benissimo che avrebbe venduto più da morto che da vivo. Il corpo sparì e nessuno sa dove sia realmente sepolto. Potrebbe aver inscenato un film perfetto, come lo fu lo sbarco sulla luna del ’69. Così almeno si narra».
- James Dean e Grace Kelly condividono una tragedia comune.
«Eh sì, entrambi vittime della strada. Nessuno dei due guidava la propria automobile. Un amico la Porsche speedster di James e la figlia Stéphanie la spider della principessa».
- Ed Elvis? Rapito dagli alieni o ammazzato dall’esistenza scellerata?
«Se ne sentono di certe. Difficile immaginare una navicella modello sigaro spaziale che inghiotte l’ormai obeso Presley. Però la bara con il dio del rock dentro pesava soltanto 90 chilogrammi. Elvis aveva superato abbondantemente i cento. Mistero. Guarda caso la musica stava per abbracciare nuove sonorità e, come per Jackson, scomparire poteva rappresentare la soluzione ideale».
- Per curiosità, di quali altri fenomeni da botteghino si è occupata?
«John Belushi, Brandon Lee, il figlio di Bruce, e Heath Ledger. Addii avvolti da stranezze».
- Erano tutti un po’ tutti fuori di melone anche da vivi.
«Concordo. La fama planetaria è dura da reggere. Ma se penso a Meryl Streep che va a fare la spesa come una casalinga qualunque, allora dico: qualcuno pur ci riesce».
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