Le “soffiate” sui controlli regionali costano una condanna al consulente

Il tribunale di Udine ha inflitto 1 anno e 8 mesi al dipendente di una società che aveva acquistato contratti dalla Regione. Era accusato di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio
ANTEPRIMA UDINE GENNAIO 2002 TRIBUNALE NUOVO TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA
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UDINE. Un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa, è la condanna pronunciata dal Tribunale di Udine nei confronti di Stefano Brumat, 32 anni, di Gorizia, accusato di rivelazione e utilizzazione dei segreti d’ufficio, nell’ambito del processo su presunte “soffiate” su atti della Regione.

Dipendente della società Ecosfera spa che aveva acquistato dei contratti dalla Regione, con incarico stabile di assistenza alla Direzione centrale istruzione formazione e cultura, Brumat avrebbe rivelato sistematicamente con telefonate e sms a Michele Blasoni, amministratore della cooperativa Indar Formazione e Sviluppo, le date dei controlli regionali, i nominativi e perfino le attitudini dei soggetti incaricati dell’ispezione. In modo da evitare la revoca dei finanziamenti per eventuali irregolarità.

Il difensore, avvocato Carlo Carruba, ha già annunciato l’intenzione di appellare la sentenza.

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