Le spoglie di 100 soldati caduti in Russia accolte al tempio di Cargnacco

UDINE. Sono arrivate martedì a Cargnacco le spoglie di 100 soldati italiani caduti durante la campagna 1942-43 e seppelliti nei cimiteri russi. Le salme, all’aeroporto di Venezia, hanno ricevuto gli onori militari.
La traslazione al tempio è avvenuta informalmente, presenti comunque le autorità: a metà giugno, anche per favorire la presenza dei familiari dei caduti identificati, saranno commemorati a cura del commissariato generale per le onoranze ai caduti con una cerimonia.
A ricevere i resti mortali, per ora contenuti in cassoni in attesa che le singole salme vengano sistemate nelle ordinarie cassette per essere tumulate nella cripta del sacrario, il sindaco di Pozzuolo Nicola Turello, il colonnello Maurizio Masi di Onorcaduti, il direttore del sacrario di Redipuglia Norbert Zorzitto, il vicepresidente nazionale dell’Unirr Italo Cati e rappresentanti della sezione friulana, il capogruppo Ana locale Ido Ziraldo, il maresciallo Alessandro Lepore funzionario del ministero al tempio e i carabinieri.
Sarà come è stato per le altre occasioni un momento molto commovente la tumulazione dei 100 caduti, che vanno ad aggiungersi agli 8622 che già riposano nella cripta (rimpatriati dal 1990), di cui 8100 sono ignoti. Anche dei nuovi arrivati solo la minima parte è stata identificata: si tratta di quattro caduti, le cui generalità e paese di provenienza non sono ancora stati resi pubblici in quanto Onorcaduti con l’aiuto dei carabinieri delle zone di competenza stanno cercando di rintracciare i parenti.
Ai quali poi, come di prassi, sarà proposto di scegliere se prendere in carico le salme per seppellirle nei paesi di origine (come altri 3.086 caduti di Russia identificati) oppure farli tumulare al tempio, aggiunti ai 522 che sono indicati sugli ossarietti con nome, grado e reparto. Dei cento soldati in attesa di sepoltura, quattro sono stati sono stati rintracciati in cimiteri militari nella zona di Rostov sul Don e gli altri presso Voronezh. I lavori di ricerca e di prima identificazione sono stati portati avanti da Onorcaduti in collaborazione con l’associazione russa “Memoriali Militari”, nell’ambito dell’accordo bilaterale che consente la ricerca e l’esumazione. Al momento di lasciare la Russia, il 10 aprile, le 100 salme sono state salutate a Mosca con una messa di suffragio, presenti autorità civili e religiose russe e italiane.
«Continua l’opera di accoglienza dei nostri caduti in Russia – è il commento del sindaco Turello -, che dopo 75 anni trovano pace nella terra natia. Importante mantenere la memoria del loro sacrificio, soprattutto per farla conoscere e apprezzare dalle giovani generazioni che hanno avuto la fortuna di vivere nella pace».
Sempre a questo obiettivo l’amministrazione di Pozzuolo ha da poco terminato la ristrutturazione dei locali del museo della campagna di Russia, al momento visitabile su appuntamento (contattare il vicepresidente Unirr Italo Cati al 3407698273). Martedì 22 maggio in mattinata sarà consegnata dai parenti, per aggiungersi alle centinaia e centinaia di cimeli, la gavetta del caduto Enrico Pascoletti originario di Martignacco.
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