L'eccidio di Porzûs 80 anni dopo: "Pace, verità e perdono per una conciliazione definitiva"

Sono stati commemorati gli 80 anni dell’eccidio delle malghe di Porzûs (con i partigiani della Garibaldi che uccisero in maniera brutale i loro “fratelli” della Osoppo). Tra Faedis e Canebola i referenti dell’Associazione Partigiani Osoppo e le istituzioni civili e militari, si sono ritrovati per ripercorrere e dare significato a uno degli episodi più efferati della Resistenza italiana e del Confine orientale in particolare. A intervenire sono stati il sindaco di Faedis Luca Balloch, il presidente dell’Apo Roberto Volpetti, il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga, l’assessore di Udine Andrea Zini, Paola Del Din, presidente onoraria dell’Apo, Tommaso Piffer, docente dell’Università di Udine, autore del recentissimo volume Sangue sulla Resistenza. A chiudere il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, delegato dal Governo. Tutti hanno sottolineato come per una completa conciliazione siano necessarie pace, verità e soprattutto perdono, lanciando il monito di non dare per scontato il valore della libertà. “Un ideale -ha chiuso Ciriani - non può giustificare l’eliminazione dell’avversario politico, come avvenuto a Porzus”. (Interviste di Alessandro Cesare)

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