L’economia Fvg ancora in fase critica

L’indagine Unioncamere: le previsioni degli imprenditori risultano più negative del trimestre precedente
Udine 8 Settembre 2008. Il neo eletto Presidente della CCIAA di Udine Giovanni Da Pozzo. Telefoto Copyright /Foto Agency Anteprima Udine.
Udine 8 Settembre 2008. Il neo eletto Presidente della CCIAA di Udine Giovanni Da Pozzo. Telefoto Copyright /Foto Agency Anteprima Udine.

UDINE. I risultati della II indagine congiunturale di Unioncamere ci dicono che l’economia della nostra regione è ancora in una fase di forte criticità: le previsioni degli imprenditori risultano più negative rispetto al trimestre precedente.

Si passa da una sostanziale stabilità di previsioni (che nel precedente trimestre oscillava dal 30% al 50% e ora dal 25% al 40%) a quelle di un calo o forte calo.

Il primo dato su cui riflettere è l’andamento del Pil italiano: negativo da ben 6 trimestri. Il secondo dato è l’andamento dell’export regionale: negativo nel I trimestre (-6,1%), nel 2° trimestre 2012 (-7,8%), e nel 3° trimestre 2013 (-14,9%), dato che si registra in tutte e quattro le economie locali.

Il terzo dato è l’occupazione e in generale il mercato del lavoro: per il Fvg, il progetto Excelsior prevede nel 1° trimestre 2013 un saldo negativo di 1.690 unità tra assunzioni previste (2.910) e cessazioni (4.600). Il saldo regionale prevede un –0,6%, in linea con il -0,7 di Nord Est e dell’Italia. Tutte e quattro le provincie prevedono saldi negativi: Udine -0,4%, Gorizia -0,7%, Trieste -0,4%, Pordenone -1,1%.

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