Lega, la resa dei conti comincia su Facebook
UDINE. La frangia “metodista” della Lega suona la carica via Facebook. Portavoce è l’ex assessore provinciale Stefano Teghil che, dopo la nomina in giunta di Asia Battaglia, pubblica on line un messaggio al vetriolo in cui accusa il presidente Pietro Fontanini di una gestione personale del partito.
«Complimenti presidente Fontanini – scrive Teghil di prima mattina sul social network –. A sentirlo parlare sembra il leghista più radicale e lontano dai vecchi giochi politici, un grande segretario, un bravo presidente. E invece, in perfetto stile Pd-Pdl, nomina il suo capo di gabinetto, una brava e competente ragazza, ma senza nessuna esperienza amministrativa, che non era stata nemmeno candidata alla competizione elettorale provinciale. Caro “pres” la Lega Nord non è questa!!! Queste iniziative personali, non so quanto avallate politicamente, sembrano tutt'altro che un'assegnazione di merito. Così si bruciano i giovani e si allontana la base, le persone che credono ancora nella Lega. Mi chiedo: “pres”, stai ancora lavorando x la Lega Nord???».
Ecco palesato il malcontento che i militanti covano da qualche mese. Prima i rimborsi dei gruppi consiliari, poi la batosta elettorale, i commissariamenti, le lotte interne. Un magma fatto di veleni incrociati, conti da saldare e poltrone da conquistare. Qui germoglia la frangia “metodista” che, come i protestanti del Settecento, punta al “risveglio delle coscienze”. Un ritorno alla Lega delle origini, voltare pagina verso un partito più “puro”. E non soltanto in termini di spese pazze. Ma anche di scelte politiche. E su questo secondo aspetto si concentra l’attacco a Fontanini. Il telefono di Teghil ieri è rimasto muto per l’intera giornata, ma l’ex assessore (che si è preso un anno sabbatico dopo l’esclusione dal consiglio regionale) non è l’unico a vedere in Fontanini «l’artefice di un partito personalista», spiegano dalla Lega.
«L’indicazione di Asia Battaglia ha una doppia valenza – continuano i “metodisti” – da un lato Fontanini fa entrare in giunta una persona di sua fiducia, dall’altro mette a tacere le recenti tensioni con il Pdl, nate dopo l’esclusione di una lavoratrice dall’ufficio di segreteria del presidente. Il Pdl ha vinto. La Lega ha perso». La resa dei conti continuerà in autunno quando i militanti voteranno il nuovo segretario che andrà a sostituire il commissario Stefano Zanier. Intanto la neo assessore Battaglia replica al post del capogruppo del Front Furlan Federico Simeoni: «Nessun divertimento con tablet e cellulare durante la seduta del consiglio provinciale. Per seguire i punti all’ordine del giorno, ho chiesto di acquisire la documentazione via mail e per visionarla ho utilizzato la mia strumentazione informatica».
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