Lega, per i nomi si attende l’ok da Milano
REANA. Nessuna sorpresa e riconferma degli uscenti. Così dicono in casa del Carroccio, ma fino a quando le liste non saranno ufficializzate la partita non può dirsi definitivamente chiusa, perché in politica le curve da affrontare nelle ultime ore sono le più ardite.
Bisognerà dunque aspettare i prossimi giorni, quando da Milano il segretario della Lega Roberto Maroni ufficializzerà i nomi di chi correrà per Camera e Senato. Nessun paracadutato. In lista ci saranno soltanto rappresentanti del territorio.
La Lega Nord del Friuli Venezia Giulia ha consegnato le liste ieri. Al momento non sono state definite le posizioni dei candidati. L’elenco fornito dal segretario nazionale Matteo Piasente ha osservato il rigoroso ordine alfabetico e la disposizione in lista sarà poi definita da Milano.
Molto probabilmente saranno osservate anche le indicazioni date dalla segreteria regionale che si è riunita l’altra sera per un incontro nella sede di Reana.
Per la Camera nella lista ci sono i nomi degli uscenti Massimiliano Fedriga, giovane deputato triestino, e il pordenonese Fulvio Follegot. E potrebbero essere proprio loro i capilista.
Ma per completare i nomi della corsa faranno parte anche i segretari provinciali di Udine Marco Ubaldi e quello di Pordenone Renzo Del Bianco.
Il Carroccio dovrà comunque tenere conto delle quote rosa. E pertanto si fanno i nomi di amministratori come l’assessore al Comune di Latisana Maddalena Spagnolo e l’assessore provinciale di Udine Elena Lizzi.
In lista sarà speso anche il nome dell’assessore regionale Federica Seganti che ancora non è stato deciso se sarà in quella della Camera o in quella del Senato.
Per quanto riguarda il Senato, inoltre, potrebbe esserci la conferma a capo della lista dell’uscente Mario Pittoni, udinese, che ha portato avanti le richieste del Friuli Venezia Giulia a Roma negli ultimi cinque anni.
E c’è pure il segretario regionale del carroccio, Matteo Piasente, componente anche del consiglio di amministrazione di Autovie Venete.
Quest’ultimo, secondo quanto è stato detto anche l’altra sera alla riunione regionale, potrebbe non essere in posti privilegiati tali da garantirgli l’elezione certa. Ma anche in tale caso sarà il partito federale a decidere.
E c’è chi non esclude sorprese dell’ultimo momento. (p.m.)
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