L’Emisfero passa di mano, incognita per il personale

Unicomm ha venduto i muri al fondo Orion. La gestione del supermercato resta a Cestaro. La Filcams: «Per ora abbiamo ricevuto rassicurazioni, ma la preoccupazione resta»

Il centro commerciale Emisfero di Fiume Veneto cambia proprietà. Tra i tre centri commerciali che Unicomm ha ceduto a Orion capital managers c’è anche quello che il gruppo di Marcello Cestaro ha aperto in provincia di Pordenone nel maggio del 2008.

A riportare notizia della vendita, che era nell’aria da un po’, è il Sole 24 ore. Il quotidiano economico spiega che per la cessione dei tre centri commerciali – gli altri sono il Palladio shopping center di Vicenza (61 mila metri quadri e 89 negozi) e l’Emisfero di Monfalcone (30 mila metri quadri e 46 negozi). La vendita – secondo il quotidiano economico l’intesa sarebbe stata raggiunta per una cifra vicina ai 200 milioni di euro – sarebbe dovuta alla necessità di ridurre una esposizione debitoria importante: 458,7 milioni di euro a fronte di un patrimonio immobiliare che valutato – nel consolidato del gruppo Unicomm spa – in 596 milioni di euro.

La vendita di fatto riguarda solo le mura del centro commerciale perché la gestione dell’ipermercato, in tutti e tre i complessi immobiliari, rimarrà in capo a Unicomm con un contratto d’affitto di lungo termine. Il centro commerciale di Fiume Veneto (36 mila metri quadrati e 63 negozi), occupa circa 400 persone, 170 nell’ipermercato, le rimanenti nelle gallerie di negozi, di cui 7 hanno una superficie media.

La società in questi ultimi tre anni ha visto ridurre l’utile operativo lordo, che comunque resta positivo, ma aumentare l’esposizione debitoria. L’operazione crea un riequilibrio nei conti e consente alla società di proseguire la propria espansione.

Ma il cambio di mano potrebbe comportare conseguenze per l’occupazione? Segnali al momento non ce ne sono ma la preoccupazione c’è. A novembre i rappresentanti sindacali della Filcams Cgil di Pordenone, Udine e Gorizia hanno incontrato i responsabili delle risorse umane e il responsabile delle vendite del gruppo Unicomm. «Della cessione apprendiamo dalla stampa. La preoccupazione comunque c’è – dice la segretaria provinciale Daniela Duz – perché Pordenone, in termini di calo dei consumi, è la provincia che soffre di più». In occasione dell’incontro si era parlato di un interesse di Orion per Fiume Veneto, senza però entrare nel merito della vendita.

A precise domande del sindacato – che si occupa del personale dell’ipermercato –, rispetto a possibili riorganizzazioni, la proprietà ha dato rassicurazioni. «Ci siamo lasciati con l’impegno di entrare nel merito del piano per Fiume Veneto in un successivo incontro, a fine gennaio – prosegue Duz –, ma al momento, a fronte di precisi quesiti, c’è stato garantito che non sono previste riduzioni del personale».

Bisognerà capire se con l’anno nuovo le strategie di Unicomm potranno subire variazioni al punto da richiedere una riorganizzazione del punto vendita in termini occupazionali.

Il centro commerciale di Fiume Veneto in questi sei anni di vita è divenuto il principale polo commerciale della provincia anche perché nelle immediate vicinanze sono sorti nel frattempo altri esercizi di media distribuzione che hanno completato la gamma dell’offerta di prodotti e servizi. Il fatto poi che sia stato realizzato all’imbocco della bretella autostradale della A 28 e della Cimpello-Sequals, ha favorito questo sviluppo. Tuttavia il proliferare di piastre alimentari a breve distanza una dall’altra, ha sicuramente ridotto le potenzialità dell’ ipermercato, tanto più in una fase di progressiva e costante riduzione dei consumi. Neppure le aperture straordinarie sembrano aver invertito questa tendenza. (m.mi.)

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