L’Emporio solidale aiuta mille persone

Per gli Empori della solidarietà dell’Isontino è tempo di bilanci, ma anche di nuove aperture, viste le esigenze sempre più pressanti delle famiglie e dei singoli in stato di temporanea difficoltà economica e sociale. Ormai non si chiedono più solo cibo o prodotti per la casa, ma anche aiuti per pagare le bollette, i medicinali, i materiali scolastici. Se infatti ieri è stato dato conto, nella sede della Curia arcivescovile, delle attività del centro di Gorizia, aperto nel 2011, e di quello del centro di Monfalcone, esistente dal 17 aprile del 2015, entro l’anno sarà inaugurato un nuovo Emporio a Gradisca, vicino alla chiesa di Santo Spirito, e poi probabilmente un quarto “negozio”, in una località ancora da definire (e che non sia troppo vicina alle precedenti).
A riferirlo è stato ieri don Paolo Zuttion, direttore della Caritas diocesana, il quale ha voluto sottolineare che si tratta non solo di distribuire alimenti e prodotti, ma di tenere in piedi «un luogo di incontro tra simili per alleviare le sofferenze di chi passa un momento difficile, attivando una rete sociale». Zuttion ha dato anche conto di un particolare meccanismo verificatosi a Gorizia, dove il 45% delle tessere per accedere all’Emporio non è stato rinnovato perché l’utenza ha trovato un’occupazione o perché, nel 34% dei casi, i richiedenti si sono trasferiti altrove.
Da un confronto tra Gorizia e Monfalcone si scoprono diverse differenze. Partendo dall’ultimo centro aperto, in sole tre giornate di apertura a settimana ( lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30) e in meno di un anno sono state emesse 362 tessere (di cui attive 255). La maggior parte hanno durata di tre mesi, rinnovabili nel caso la situazione sia rimasta invariata. Al miglioramento della situazione economica della famiglia o di inattività protratta la tessera viene sospesa. L’attività quotidiana viene garantita da un operatore e da molti volontari, (una ventina opera stabilmente). L’emporio ha sede a Monfalcone in viale Verdi 44 nei locali messi a disposizione dal Comune tramite convenzione con l’Ater di Gorizia. A partire dal 20 aprile 2015 sono stati offerti gratuitamente prodotti per un valore totale di 175 mila euro. Dalla sua inaugurazione il numero degli utenti ha oggi raggiunto quota 7028. Nel corso dell’attività sono state effettuate più di 5.309 singole spese con una media di circa 550 spese al mese. Il 68% dei possessori di tessera è rappresentato da cittadini italiani, mentre il restante 32% è straniero.
Gorizia lo scorso anno sono invece stati distribuiti gratuitamente prodotti per un valore totale di circa 362 mila euro. L’utenza è italiana nel 55% dei casi. L’Emporio nel 2015 ha donato 25.250 yogurt, 20.724 buste di verdura, 11.346 buste di frutta, 9.527 sacchetti di pane, 14.431 litri di latte e 24.607 confezioni di pasta. Dalla sua inaugurazione, il numero degli utenti oggi ha quasi raggiunto quota 2.500, raccolti in nuclei per complessive 875 tessere familiari. Le 1063 tessere attualmente attive riguardano un insieme di persone così composto: 102 bambini fino a 5 anni, 864 persone dai 6 ai 65 anni e 97 over 55.
A commentare questi dati ieri sono stati anche l’arcivescovo Carlo Redaelli, il presidente della Fondazione Carigo Gianluigi Chiozza, la presidente della Croce rossa di Gorizia Ariella Testa, gli assessori Ilaria Cecot (Provincia), Silvana Romano (Comune di Gorizia) e Cristiana Morsolin (Comune di Monfalcone).
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