L’Estate in città 2013 sopravvive alla crisi con l’aiuto dei privati IL PROGRAMMA

Pordenone, risorse ridotte del 22 per cento, ma cartellone apprezzabile. In aumento i sostegni che integrano i contributi pubblici

PODENONE. E’ il programma del “nonostante tutto”, nonostante la crisi e il taglio delle risorse. E’ stato presentato ieri dal sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, e dall’assessore alla Cultura, Claudio Cattaruzza. E’ l’ “Estate in città”, che deve fare i conti con un taglio delle risorse del 22 per cento rispetto allo scorso anno, ma ha trovato anche dei privati pronti a sostenerla.

Identità. ll cartellone di eventi per il primo cittadino non è solo una questione di divertimento, ma anche di comunità: «E’ un modo - ha detto - per ritrovare l’identità. Secondo me quando organizziamo cose di questo tipo facciamo una operazione di riverifica della nostra identità».

Un programma che fa parte anche delle politiche sociali del Comune e che è indispensabile, per Pedrotti, nel momento di crisi economica: «Le serate saranno più frequentate dello scorso anno - ha evidenziato - come l’anno scorso sul precedente e sappiamo perché». Occasioni che per il sindaco diventano «lievito per reagire alla crisi».

Leit motiv. Il filo conduttore del programma estivo del Comune di Pordenone è la trasversalità, con proposte in grado di rispondere a tutti i gusti. E’ stato sottolineato dall’assessore Cattaruzza che ha esordito anche lui con il «nonostante tutto siamo riusciti con notevoli sforzi a predisporre un cartellone di tutto rispetto anche se le risorse sono inferiori del 22 per cento rispetto allo scorso anno. Un contenimento dei costi che non è andato a scapito della qualità».

Un cartellone frutto della collaborazione «tra associazioni e mondo delle imprese che ci fa pensare che il termine comunità cominci a farsi concreto. Il riconoscimento va a coloro che hanno contribuito in maniera fattiva». Accanto alle iniziative storiche ci sono anche novità come la jam session, una non stop rivolta ai giovani musicisti «e faccio questa sottolineatura - ha detto l’assessore alla Cultura - a quanti sostengono che in città non si può suonare» riferendosi alle polemiche dei mesi scorsi. Altra novità è l’avvio del cartellone e la conclusione al teatro Verdi.

Costi. Poco più di due mesi di appuntamenti per una spesa di 142 mila euro circa. Di questi 79 mila euro sono stati stanziati dal Comune, mentre poco meno di 15 mila euro sono arrivati dalla Regione, che nel 2012 aveva azzerato i fondi. Il resto lo hanno messo i privati.

Partner. Oltre alle numerose associazioni ci sono partner pubblici, il teatro Verdi, la Regione, la Camera di Commercio e Ascom, e privati, Banca Popolare Friuladria FriulOvest Banca, Sim 2 e Best Western Park Hotel. Una presenza privata che per Cattaruzza non solo «rafforza il legame con la città, ma è anche una risposta a coloro che pensano che la cultura sia solo una spesa. Dietro a una mostra o a un qualsiasi evento ci sono persone che lavorano e se vogliamo recuperare la nostra economia anche la cultura può essere di aiuto».

Maria Teresa Innocente (Friuladria) ha ricordato l’impegno dell’istituto di credito di Pordenone pur in questi momenti di crisi, Markus Maurmair, di FriulOvest Banca ha sottolineato l’importanza di «dare una alternativa in un periodo economico deprimente per le famiglie».

Il rappresentante del Best Western ha citato Einstein: «La crisi è cambiamento - ha detto - e mi auguro che il periodo che stiamo vivendo ci porti a qualcosa di meglio, con la collaborazione di tutti». «Un’iniziativa come l’Estate in città - ha detto il presidente del teatro Giovanni Lessio - non poteva non contare su una fattiva collaborazione con il teatro. Questa disponibilità è inoltre coerente con le proposte avanzate e gli obiettivi fissati da “tavolo della cultura” che il Comune ha avviato per creare sinergie fra realtà che operano in tale ambito».

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