L’ex caserma Toti-Bergamas cade a pezzi

Il Comune di Gradisca dispone il divieto di sosta lungo via Galilei e transenna l’area. Riqualificazione lontana
Bumbaca Gorizia Caserma Toti Bergamas Gradisca
Bumbaca Gorizia Caserma Toti Bergamas Gradisca

GRADISCA. Alcune palazzine del compendio ex militare della Toti-Bergamas rischiano di cadere a pezzi. E il Comune dispone immediatamente, per la tutela della pubblica incolumità, il divieto di sostare in auto o percorrere via Galilei lungo il perimetro dell’ex caserma.

Un provvedimento drastico, ma non più derogabile (una trentina i posti auto in meno), dopo che un sopralluogo aveva evidenziato lo stato di scarsa sicurezza delle coperture, in particolare di un paio di edifici che si affacciano su via Galilei. «A quel punto abbiamo immediatamente allertato il Demanio – spiega il sindaco Linda Tomasinsig – e assieme abbiamo convenuto sulla necessità di tutelare la pubblica incolumità e la sicurezza della circolazione, in attesa di sopralluoghi tecnici».

La zona è stata dunque transennata. La decisione del Comune e del Demanio, proprietario dell’area, riporta ancora una volta in auge il delicato tema del recupero dell’area ex militare, dismessa dal 1995. E sul fronte dei progetti per la sua riqualificazione, a palazzo Torriani non hanno ottime notizie da dare. «Non vi sono novità significative sul fronte della consultazione pubblica del mercato immobiliare», conferma Linda Tomasinsig. «Qualche più che prudente manifestazione d’interesse dei privati c’è stata, ma non corredata dalla necessaria volontà di approfondire gli aspetti urbanistici. Siamo pronti a battere altre strade, magari attingendo a finanziamenti pubblici per la progressiva riqualificazione e messa in sicurezza dei singoli immobili. È la stessa strada che stiamo seguendo anche per il Castello».

Con un’area da 50mila metri quadrati la Toti può diventare il nuovo “cuore” di Gradisca d’Isonzo, creando occasioni di sviluppo, crescita economica, innalzamento della qualità della vita. L’area è appetibile, a due passi dal centro, è una “lavagna” ancora tutta da scrivere, già urbanizzata e non ha vincoli architettonici o paesaggistici. I contro? L’investimento stimato è da 30 milioni di euro. Secondo la variante 30 al piano regolatore, la Nuova Gradisca dovrà contare su una destinazione mista residenziale anche agevolata, direzionale, commerciale, servizi, verde. (l.m.)

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