L’ex leghista Alessandra Guerra si è iscritta al Partito Democratico

UDINE. Alessandra Guerra, l’ex “lady del Carroccio”, ex presidente della Giunta regionale e della Conferenza Stato-Regioni, si è iscritta al Partito democratico. «Voglio ricominciare daccapo, ripartendo dalla base, dalle sezioni. Non voglio più essere personaggio. Sono approdata al Pd in base alle scelte degli ultimi due-tre anni. È stata una scelta lungamente meditata e serena. Ho maturato la consapevolezza – dichiara – che la politica è per me una grande passione. E così ho ripreso il percorso interrotto bruscamente nell’aprile del 2008».
La Guerra aggiunge di ripartire dal partito più vicino ai valori in cui crede e in cui si riconosce ormai da tempo, «riallacciandomi al lavoro politico svolto durante gli ultimi due anni di impegno in consiglio regionale». Insomma, quasi un approdo automatico dopo l’addio alla Lega, nel 2008, alla vigilia delle elezioni quando la “lady” accusò il Carroccio di «deriva fascista». Le dissero che era stata la rabbia a fare dire certe cose perché in realtà la Lega l’aveva candidata in quinta posizione alla Camera dei deputati, negandole di fatto l’elezione.
Dunque, l’approdo al Pd «è stata una scelta semplice, compiuta da libera cittadina. Non rinnego la mia storia politica anzi la riprendo da dove l’avevo interrotta. Ho atteso la fine del recente periodo elettorale per evitare fraintendimenti. Desidero ripartire dalla base, con umiltà, lavorando con entusiasmo e umiltà».
«Mi ha telefonato e ci siamo dati appuntamento ieri sera – riferisce il presidente del circolo del Pd di Tricesimo, Daniele Bezzo –. Mi ha chiesto da fare la tessera. Abbiamo parlato un po’, bevendo un aperitivo. Era determinata, convinta. Sono bastate poche parole per convincermi. Mi rendo conto che è un nome che fa “rumore” e che qualcuno nel Pd potrebbe storgere il naso per il suo passato, ma il Pd nasce anche per guardare avanti».
E di bella notizia parla anche il candidato alla segreteria regionale, Enzo Martines: «Sono felice, voglio incontrarla per capire le sue motivazioni», mentre è atteso per oggi il commento dell’europarlamentare, Debora Serracchiani. Sono in molti a sostenere che la Guerra la sosterrà al congresso, giacché sarebbe vicina alla mozione Franceschini. Pista questa accreditata ma non confermata ancora dalla lady.
Soddisfazione è stata espressa anche da diversi consiglieri regionali, mentre il segretario regionale uscente del Pd, Bruno Zvech, parla di «scelta ben ponderata. Credo che nessuno possa parlare di opportunismo». Per Zvech, «ogni persona ha la sua evoluzione politica e quella di Alessandra è stata chiara. È uscita dal suo partito, è rimasta un anno e mezzo in silenzio e poi ha maturato una scelta. Lo ha fatto in modo assolutamente elegante. Guerra aveva già manifestato una certa sintonia con noi su alcune linee di fondo, come Federalismo e sicurezza».
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