L’ex pizzeria può andare all’asta

Spilimbergo, respinto dal Tar il ricorso presentato dagli affittuari della Favorita contro il Comune

SPILIMBERGO. Il Comune di Spilimbergo mette a segno un altro punto a favore nell’annosa questione giudiziale legata all’ex ristorante-pizzeria La Favorita, locale di proprietà comunale, da anni in stato di abbandono.

Dopo avere ottenuto sentenza favorevole nell’estate di due anni fa dalla corte d’appello di Trieste, uscendo vincitrice da un ricorso presentato dalla società Ristorante-pizzeria Favorita snc Beccaro e Ongaro, ex affittuaria dello stabile (cui è però seguito nel marzo dello scorso anno un controricorso in Cassazione che potrebbe rimettere tutto in discussione), è notizia di ieri che il Tribunale amministrativo regionale, presieduto da Umberto Zuballi, ha respinto in via definitiva un ricorso presentato dagli affittuari nel 2009 contenente la richiesta di annullamento dell’asta pubblica bandita dal Comune al fine di alienare l’ex pizzeria.

Era il maggio 2009 quando il Tar, allora presieduto da Saverio Corasaniti, dispose, in via cautelare, la sospensione dell’avviso relativo all’asta, bandita dal Comune di Spilimbergo, per procedere all’alienazione del fabbricato. Il collegio triestino ritenne fondata la domanda di sospensiva avanzata, nell’interesse della Ristorante-pizzeria La Favorita snc di Beccaro e Ongaro, dagli avvocati Benedetta Cojazzi e Antonio Raffo di Pordenone e Giampaolo Gei del foro triestino.

Con il ricorso i legali della società spilimberghese avanzavano istanza di annullamento («Previa sospensione dell’efficacia») dell’avviso di asta pubblica a unico incanto del 16 marzo 2009, della delibera del consiglio comunale del dicembre 2008 e della determinazione comunale del 25 febbraio 2009 riguardante la stima dell’immobile fatta dall’ente locale pari a 650 mila euro.

Al Comune va quindi il secondo round di un braccio di ferro che da decenni contrappone l’amministrazione locale (che esige il pagamento di affitti arretrati) e i vecchi gestori (i quali chiedono il riconoscimento delle migliorie apportate).

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto