Licenza del bar del Comune all’asta: l’annuncio è su vendereaicinesi.it

Il locale, adiacente alla stazione dei bus, è stato dato in gestione dalla giunta per sei anni. Da fine agosto sul sito anche la comunicazione della cessione: il prezzo è di cinquantamila euro

SPILIMBERGO. Il bar Bianco in vendita ai cinesi. Non i muri, che sono del Comune e che li ha dati in concessione tre anni fa, ma la gestione. Sandro Castellani, titolare da qualche anno del locale che ha sede al piano terra di casa Gaspardo ed è parte integrante della autostazione delle corriere, ha pubblicato l’avviso a fine agosto. «Vendesi attività Bar Bianco adiacente stazione delle corriere. Rivendita autorizzata biglietti Atap e Saf; rivendita biglietti gratta e vinci. Arredamento praticamente nuovo. Posti a sedere anche esterni al coperto. Ottima affluenza tutto l'anno».

Il locale non è stato esente da polemiche nel tempo – più che altro per la gestione della sala d’aspetto, più volte preda di vandali e per la chiusura dei bagni – ma è comunque in una posizione centrale. Castellani, per gestirlo, ha partecipato al bando del Comune (la delibera con cui è stata fissata la durata della concessione risale alla fine del 2010). Un bando al quale l’imprenditore ha partecipato come unico concorrente.

L’attività – l’annuncio, come tutti quelli pubblicati sul sito è scritto in italiano e con ideogrammi cinesi – viene messa in vendita al prezzo di 50 mila euro. Interessamenti all’acquisto per ora non sono mancati. Il titolare preferisce non dire nulla proprio per non compromettere le trattative in corso.

Se l’affare andrà a buon fine, il bar Bianco sarà il terzo locale pubblico a passare a titolari cinesi. Il primo è stato il caffè Commercio e la gestione era diventata famosa per la causa di razzismo sollevata da un cliente africano. Ma se la vendita tra privati ormai non fa notizia, quella di un locale affidato con bando pubblico e con immobile di proprietà comunale, fa senz’altro effetto.

Il bar Bianco è un locale con una finalità sociale, non solo economica, proprio perché si trova nell’area dell’autostazione, vicina alle scuole, con finalità di ritrovo e non solo di punto di ristoro. Per questa l’amministrazione ha fatto un bando pubblico.

Il bar è autorizzato alla sola somministrazione di alimenti e bevande non alcoliche. Castellani si è aggiudicato l’uso dei locali per sei anni, eventualmente rinnovabili per altri sei e da convenzione, oltre alla vendita dei biglietti per l'utilizzo dei mezzi pubblici, dovrebbe occuparsi della sorveglianza dell’area del terminal comprensiva di sala d'aspetto e servizi igienici. Per avviare l’attività ha anche sostenuto un investimento iniziale per l’arredamento (da qui anche il costo per la vendita). Al Comune, in base alla convenzione sottoscritta, viene corrisposto un canone di 650 euro mensili.

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