Licenziata perché incinta, tutti in campo col pancione: le squadre di A2 maschili e femminili solidali con la pallavolista

PORDENONE. Tutti col pancione. La palla infilata sotto la maglietta, a simulare una gravidanza. Nei campi di volley di serie A2, femminili e maschili. Una forma di solidarietà estesa da tutto il movimento alla giocatrice Lara Lugli, la pallavolista del Volley Pordenone che ha subito la rescissione del contratto a causa di una gravidanza.
La scena del pancione si è vista a Rimini, per la finale di Coppa Italia di A-2 femminile tra Macerata e Mondovì (hanno vinto le marchigiane per 3-0), e poi sui campi di Reggio Emilia, prima della sfida col Siena (0-3 per i toscani), e a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, dove era in programma la partita con l’Ortona (finita 1-3 per gli abruzzesi), entrambe valevoli per il campionato di A-2 maschile. Al momento del saluto iniziale, atleti e atlete si sono schierati con il pallone sotto la maglia, sottolineando con un gesto la grave forma di discriminazione subita dalla collega, un caso purtroppo non isolato nello sport professionistico italiano.
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"Se ho sentito Valentina Vezzali? Se mai riceverò una telefonata da lei, sarò felice di parlarle". Lara Lugli, la pallavolista carpigiana citata per danni dal Pordenone dopo essere rimasta incinta, non ha ancora sentito il nuovo sottosegretario allo Sport ma spera che la sua personale battaglia possa essere di ispirazione perchè "un cambio di mentalità va di pari passo con nuove leggi e nuove tutele, sono due cose che sono imprescindibili«, racconta a «Radio Anch’io Sport" su RadioUno. Ieri, intanto, le giocatrici scesi in campo a Rimini per la Coppa Italia di A1 e A2 hanno messo un pallone sotto la maglietta.
"È stato un gesto bellissimo, di solidarietà, che fa molto piacere - commenta - La causa è un po' più ampia, è stato un sostegno a tutte le donne che soffrono questa particolare condizione di disagio. Il mio non è un caso isolato ma riguarda tantissime ragazze che si sono sentite usurpate dei loro diritti più basilari«. Lara Lugli ha avuto modo di sentire il nuovo presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi: «Ci siamo chiariti su alcuni punti. Se sono fiduciosa? Non lo so. Tocca a loro informarsi con le associazioni dei giocatori e con tutti gli enti che da tempo lavorano su queste cose".
Per quanto riguarda invece il contenzioso col Pordenone, non sembrano esserci margini per ricucire lo strappo e per il 18 maggio è fissata la prossima udienza. "Non ci sono stati contatti e credo che le cose vadano avanti come devono andare, sono contenta di quello che ho fatto e non mi tiro indietro", garantisce Lara.
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