L’idea di una sacilese salva le uova di Pasqua della “Flora dolciaria”

sacile
La chiusura di pasticcerie, ristoranti e bar ha la bloccato centinaia di uova di Pasqua nel temporary-shop dell’azienda “Flora dolciaria”, dove lavorano dei sacilesi pendolari a Quinto di Treviso: a smaltirle ci hanno pensato gli amici liventini con il passaparola su Facebook e altri social.
In pochi giorni sono state esaurite le scorte delle uova al cioccolato e piovono altri ordini da Sacile e altre città venete.
«La sacilese Anna lavorava con altri nell’azienda stagionale che produce uova di Pasqua – è il messaggio solidale lanciato da Maddalena Pantano –. Hanno dovuto fare i conti sulla produzione ferma in magazzino perché i clienti dei bar, ristoranti, alberghi e tutta Venezia hanno chiuso l’attività nell’emergenza sanitaria. Diamogli una mano: lo spaccio è aperto e Anna fa consegne a domicilio».
Uova a prezzo di fabbrica e bontà assicurata per dimentica con la dolcezza, la crisi sanitaria. L’azienda si è rimessa in piedi con la campagna solidale “Compro l’uovo” e potrà pagare stipendi e fornitori: “Flora dolciaria” ha raccolto gli ordini e si è organizzata con la consegna a domicilio anche a Sacile. Uova di cioccolato al latte o fondente da 4 euro per 300 grammi di dolcezza pasquale, fino a 30 euro per 3 chili e ordini al numero di cellulare 349 6159870.
«In pochi giorni si sono intasate le linee con decine di chiamare – ha raccontato Gianluigi, un altro sacilese pendolare allo spaccio aziendale –. Il magazzino si è praticamente svuotato e continuano ad arrivare ordini».
“Flora dolciaria” ringrazia tutti di cuore perché ha scongiurato il “rosso” in bilancio sulle centinaia le uova che rischiavano di rimanere invendute
«Via libera alla Pasqua dolce anche ai tempi del coronavirus che rischia di fare saltare le tavolate con gli amici – è la risposta di tanti sacilesi –. Siamo pronti all’acquisto a prezzo di fabbrica come privati».
Dopo Pasqua la produzione stagionale di uova al cioccolato si fermerà come ogni anno, ma gli stipendi dei dipendenti e anche le fatture dei fornitori sono rientrare nella zona salvezza. Gli annunci della vendita con consegna a domicilio hanno incassato centinaia di “mi piace” e di ordini. «I clienti abituali sono chiusi – hanno confermato i dipendenti locali –. L’aiuto con l’acquisto di uova per fronteggiare tutte le spese è stato decisivo e ringraziamo tutti». Risultato: Pasqua dolce anche in “isolamento” per bloccare la pandemia. –
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