Lignano celebra Scerbanenco e arrivano i giovani giallisti
LIGNANO. Due carabinieri perlustrano la spiaggia nei pressi del camping. Oltrepassata la pineta, arrivano sulla riva. Si fermano un attimo, poi riprendono il cammino verso il sentiero. Ed è a questo punto che scorgono il corpo di un uomo riverso per terra, con la faccia nella sabbia. «Lo hanno ammazzato», dice uno dei due. «Vai al campeggio a telefonare al commissario».
No. Non è la cronaca dell’ennesimo fatto di sangue avvenuto a Lignano. Il morto sulla spiaggia di Pineta risale all’estate di 40 anni fa e non è morto sul serio, perché è stato “immortalato” nelle pagine di un romanzo, La sabbia non ricorda, di Giorgio Scerbanenco, La spiaggia sulla quale è trovato il corpo dell’uomo assassinato è quella di Lignano, che l’autore conosceva molto bene.
Scerbanenco aveva deciso di trasferirsi nella località balneare friulana all’inizio degli anni Sessanta, abbandonando Milano. Una scelta che aveva coinciso con quella di lasciare la direzione delle riviste femminili, alle quali si era dedicato, con successo, negli Cinquanta e Sessanta, e il desiderio di occuparsi prevalentemente dei suoi romanzi e dei racconti.
E a Lignano sono nate tante storie, molte delle quali proprio ambientate fra la spiaggia e Latisana. Nel romanzo Né sempre, né mai, è ancora Sabbiadoro a fare da sfondo alla vicenda, così come in molti racconti (un genere altrettanto congeniale a Scerbanenco), da Si balla sul fiume a Uomini ubriachi al sabato sera e Perché Warum. Storie nate spesso al bar Gabbiano, dove lo scrittore trascorreva i pomeriggi in compagnia della sua macchina per scrivere.
A distanza di 40 anni dalla pubblicazione del primo romanzo ambientato a Lignano, proseguendo nell’iniziativa a ricordo dello scrittore riavviata, alcuni anni fa, dall’amministrazione comunale, la località balneare italiana celebra anche quest’anno Giorgio Scerbanenco. E lo fa, come di consueto, con una serie di appuntamenti con giallisti italiani, che si terranno per tutto luglio alla Biblioteca civica. Più, forse, un evento speciale in agosto.
Si comincia domani, martedì, con Nero 13 – Il giallo a Nord est, protagonisti un gruppo di scrittori friulano-giuliani che l’anno scorso si sono cimentati nel giallo, con notevoli risultati. Sono Diego Zandel, Alberto Custerlina, Sabrina Gregori, Andrea Ribezzi, Irene Pecikar, Giancarlo Re, Marco Giovanetti, Antonello Dinapoli, Pierluigi Porazzi, Nicola Skert, Francesco Altan e Giacomo Battara. I loro racconti sono stati raccolti e pubblicati da Libra edizioni e sono diversi, uno dall'altro, per ambientazione e stile.
Mercoledì 10 sarà la volta di Maurizio De Giovanni, finalista al premio Bancarella, autori di due recenti opere: Vipera (con il quale concorre al prestigioso premio) e, in libreria di pochi giorni, Per mano mia, entrambi pubblicati da Einaudi.
Napoletano, classe 1958, ha esordito nella narrativa nel 2005 con un racconto sulla Napoli fascista degli anni Trenta, che ha per protagonista il commissario Ricciardi, al quale ha dedicato diversi romanzi. Il terzo appuntamento, lunedì 15, è con Antonio Manzini, di cui Sellerio ha pubblicato Pista nera.
Un volto noto: Manzini è infatti un attore cinematografico e televisivo (in tv ha interpretato tra gli altri ruoli l’Ispettore Turci in Linda e il brigadiere, con Nino Manfredi e Claudia Koll, ma è anche regista e sceneggiatore (ha lavorato con Salvatores scrivendo Come Dio comanda nel 2008).
Infine, lunedì 22 luglio, la rassegna ospita il tarcentino Pierluigi Porazzi, di cui ultimamente Marsilio ha pubblicato il secondo giallo (ambientato a Udine), Nemmeno il tempo di sognare. Porazzi aveva già riscosso l’interesse dei lettori grazie al primo lavoro, L'ombra del falco.
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