Lignano, gli operatori: inizio delle scuole a ottobre

Le richieste per allungare la stagione. Salatin: eliminare le tasse sui natanti sotto i 14 metri
Lignano 16 Giugno 2013 turisti in spiaggia Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco
Lignano 16 Giugno 2013 turisti in spiaggia Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco

LIGNANO. L’equazione sole uguale ripresa è forse troppo azzardata. Ma il tempo soprattutto quello bello, è una variabile da tenere in enorme considerazione, soprattutto quando si lavora nel settore turistico. Occorrono dei correttivi per far riprendere l’economia balneare dopo la scoppola di un mese e mezzo caratterizzato, purtroppo dagli alti e bassi legati al maltempo.

«Finalmente ieri abbiamo visto qualche ufficio pieno di gente, con gli ombrelloni tutti aperti, con il tutto esaurito insomma – ha riferito Loris Salatin, il neopresidente della Lignano Sabbiadoro Gestioni – come prenotazioni però ancora non ci siamo e questo ci dispiace. Si badi bene, anche dall’Austria e dalla Germania non prenotano». Il governo ha presentato sabato sera il cosiddetto “decreto fare” con agevolazioni per la possibile ripresa.

«Tra i provvedimenti dovrebbe essercene anche uno che agevola il turismo – ha aggiunto Salatin – cioè l’eliminazione della tassazione introdotta dal Governo precedente sui natanti al di sotto dei 14 metri. Se consideriamo – osserva concludendo Salatin – che Lignano ha 6mila posti barca questo provvedimento ci può solo aiutare».

Giorgio Ardito, presidente di Lignano Pineta spa, indica anche un’altra strada, quella legata ai provvedimenti intelligenti.

«Tutto aiuta, specialmente il bel tempo – assicura Giorgio Ardito – chiediamo però da anni che l’inizio delle scuole venga spostato al 1 ottobre per allungare la stagionalità. Abbiamo registrato il tutto esaurito in questo fine settimana anche perché le lezioni sono terminate. Poi si potrebbe introdurre la settimana corta a scuola. Nei mesi primaverili l’industria turistica trarrebbe giovamento da questo. Il bel tempo? Speriamo che duri. Siamo entrati nel vivo della stagione. Sono questi i mesi in cui si deve lavorare e far bene». (r.p.)

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