Lignano introduce la tassa di soggiorno: da 40 cent a 1,20 euro

LIGNANO SABBIADORO. Cinquanta centesimi a notte per gli appartamenti. E, per gli alberghi, dagli 80 centesimi nei 3 stelle a 1,20 euro nelle strutture a 5 stelle. Un euro, invece, per chi trascorre la sua vacanza in un hotel a 4 stelle. Si scende a 40 centesimi nei campeggi. Saranno esentati i ragazzi e le ragazze fino ai 12 anni e sarà applicata solo per le prime 10 notti di soggiorno.
Ecco le tariffe della tassa di soggiorno a cui Comune e operatori economici stanno lavorando per poterla già applicare quest’estate. Per il momento, si tratta solo di una proposta su cui si sta ragionando e che dovrà essere vagliata e poi approvata dalla giunta Fanotto. Numeri non ancora ufficiali, dunque su cui nessuno si sbilancia. Quel che è certo è che nella riviera friulana si è all’opera per arrivare alla stagione 2018 pronti per introdurre l’imposta.
La scorsa settimana si è svolto un vertice tra l’amministrazione comunale e gli operatori economici. Solo l’ultimo di una serie di incontri di tipo tecnico in cui dovrà essere analizzato il regolamento per l’applicazione della tassa che dovrà poi essere portato all’attenzione del Consiglio comunale per la sua approvazione. Atto finale di un iter complesso che prevede anche il passaggio in commissione tributi chiamata a rilasciare il suo parere. «Tra una ventina di giorni – spiega il sindaco Luca Fanotto – avremo definito il regolamento.
Saranno necessari dei provvedimenti tecnici che riguardano il bilancio. L’obiettivo comune è quello di introdurre la tassa a partire dalla prossima stagione. Tra amministrazione comunale e gli operatori economici c’è la massima condivisione e unità di intenti in particolar modo per quanto riguarda la destinazione d’uso delle risorse che saranno incassate. Si tratta di un lavoro complesso che richiede tutta una serie di passaggi tecnici con tante variabili da considerare e da tenere presenti per massimizzare il risultato».
Le risorse di cui si potrà disporre dall’introduzione di questa imposta – secondo una prima stima approssimativa – sfioreranno il milione e cinquecentomila euro. Risorse che saranno destinate interamente al comparto turistico, per il 65 per cento alla promozione e per il restante 35 per cento a spese di investimento per percorsi ciclopedonali, sistemazione della viabilità, nuovo arredo urbano.
Si dice soddisfatto del lavoro che si sta portando avanti anche il presidente della Lignano Sabbiadoro Gestioni Loris Salatin, il primo, tre anni fa, a sottolineare la necessità di introdurre la tassa di soggiorno per evitare di rimanere un passo indietro rispetto alle altre località balneari, in primis Bibione che questo “balzello” l’ha applicato nel 2013.
«C’è una grande collaborazione con il Comune – riferisce – con cui stiamo lavorando per l’introduzione della tassa che, vincolata come sarà a un preciso progetto di promozione della nostra località, sarà fondamentale da un punto di vista strategico e potrà rappresentare un passo in avanti per Lignano».
Un’opportunità, dunque, con le risorse che saranno incamerate, per consentire a Lignano nell’arco di 5 anni di recuperare quelle 7-800 mila presenze che mancano all’appello per parlare di un effettivo rilancio della riviera friulana. La sfida è cominciata.
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