Lignano prepara le spiagge. Ora via 70 mila metri cubi di sabbia

La Regione stanzia 1,8 milioni di euro. Scoccimarro: progettazione in corso

Sara del Sal

Iniziano ad allungarsi le giornate e si comincia a pensare alla prossima stagione, partendo, ancora una volta dalla spiaggia.

Dopo la mega operazione che ha permesso il ripristino della spiaggia nel 2024, a seguito delle grandi mareggiate che si erano verificate nell’autunno del ’23, quest’anno si sta già lavorando per ripartire.

«Quest’anno abbiamo a disposizione 1 milione e 800 mila euro per la manutenzione del canale di Lignano e della foce del Tagliamento – spiega l’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro – e questa cifra che corrisponde grosso modo ad una movimentazione di 70 mila metri cubi di sabbia.

La progettazione degli interventi è in corso e al momento si stanno effettuando le necessarie caratterizzazioni dei fondali».

Dai primi esami emerge che purtroppo le caratterizzazioni effettuate la scorsa primavera per la foce Tagliamento sono utilizzabili solo parzialmente perché quest’anno le nuove sabbia accumulatesi, sia in estate che in autunno a seguito dei fenomeni atmosferici che si sono abbattuti sulla località balneare friulana, risultano in una quantità notevole.

Verso Riviera, quindi, le previsioni sono di completare le nuove caratterizzazioni entro febbraio, anche perché le analisi hanno tempi tecnici di oltre 40 giorni. Questo potrebbe portare quindi all’affidamento dei lavori entro i primi giorni di marzo.

Diversa la situazione per quanto riguarda invece il canale di Lignano, quello che si trova di fronte a Sabbiadoro e dove c’è l’isola delle conchiglie.

«In quel canale siamo a buon punto – spiega Scoccimarro – perché le caratterizzazioni effettuate la scorsa primavera sono ancora utilizzabili e già verso la metà di febbraio potremmo pensare di iniziare i lavori di dragaggio e il correlato ripascimento».

Intanto, come hanno potuto testimoniare tutte le persone che hanno avuto accesso alla spiaggia anche durante le feste natalizie, il nuovo sistema di protezione pensato per l’inverno in corso sembra rivelarsi una buona soluzione.

Dopo anni in cui sono stati realizzate delle barriere prima con i grandi sacconi di sabbia posizionati all’inizio della spiaggia a creare uno sbarramento nei confronti delle onde e dopo l’arrivo dei geotubi, che garantivano la stessa protezione ma senza fessure tra l’uno e l’altro, quest’anno si è pensato di spostare verso il lungomare la sabbia in modo da creare uno scalino naturale che in alcuni punti è facilmente visibile.

Bisognerà quindi attendere febbraio per vedere ripartire la macchina del ripascimento, preludio dello spianamento che precede l’allestimento degli arenili per riportarli ad accogliere i turisti.

«Con l’inizio del nuovo anno proseguono le opere a garanzia della futura stagione estiva – conclude Scoccimarro –, con una migliore fruizione dell’arenile delle spiagge da parte di tutti i nostri turisti e visitatori.

Il nostro impegno politico e finanziario va a supporto di un settore economico in grande crescita per il nostro territorio, con un approccio scientifico e sostenibile per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici».

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