Lignano, spariti 7 quadri dallo studio Kappa

Il colpo nel laboratorio sul lungomare di Pineta. Appello del pittore ai ladri: «Restituitemeli»

LIGNANO. Sono entrati nel suo studio che si affaccia sul lungomare di Pineta a ridosso della spiaggia. E hanno rubato sette dei suoi dipinti. Questa volta a essere prese di mira dai ladri sono state le opere del celebre artista lignanese Wilfred Kappa. Nessun particolare segno di scasso, nessuna effrazione.

L’amara scoperta l’ha fatta al rientro da una serata in cui Kappa aveva suonato in un locale della città. «Chi ha agito – racconta il pittore che ancora non ha denunciato il furto alla locale stazione dei Carabinieri – sapeva bene che a quell’ora non mi trovavo nel mio studio e quali opere scegliere e portare via. Quando sono rientrato ho visto che la stanza era stata svuotata. Per me è stato un furto mirato, sapevano che dipinti prendere e se li sono portati via perché non hanno messo a soqquadro lo studio».

Non nasconde l’amarezza l’artista di fama internazionale, lui che ha girato tutto il mondo facendo conoscere la propria musica e la propria arte. E lancia un appello a chi è scappato con le tele nella speranza che possa tornare sui suoi passi.

Wilfred Kappa, nato a Instabul nel 1945, ormai da oltre 25 anni vive a Lignano dove è diventato subito uno dei protagonisti della vita culturale della città. Ci arrivò sull’onda del latino-americano. Al tempo era un musicista percussionista affermato che con il suo complesso era sempre in viaggio annoverando importanti collaborazioni fra le quali quella con Tulio De Piscopo, con cui compose tre album di successo.

Ben presto fece diventare il proprio studio sul lungomare Kechler un vero punto di riferimento per tutti gli appassionati d’arte e non solo. Luogo ideale dove sperimentare e rompere gli schemi e dove, appunto, prendevano vita le sue tele e sculture nate, come lui ama dire, da «stralci di vita quotidiana» e dove venivano ideate e poi realizzate le opere delle sue mostre. Quel luogo in cui ignoti sono riusciti a mettere a segno un colpo.

Uno stile unico il suo che non si lascia condizionare dal disegno tradizionale e che punta sempre a trasmettere la libertà fuori da ogni convenzione. Si trova tutto questo e molto di più nelle sue opere, anche in quelle che alcuni notti fa gli sono state rubate. Da qui dunque l’appello affinché non solo a chi ha commesso il furto, ma anche a chiunque avesse visto o notato qualcosa di strano.

Rimane la delusione per quanto accaduto e al tempo stesso la speranza di poter tornare in possesso dei propri lavori al più presto. La sua attività intanto prosegue tra musica e pittura e sono molti gli appuntamenti che lo vedranno protagonista nella riviera friulana.

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