Lignano vuole fermare i palazzoni sul lungomare

L’opposizione con Petiziol: servono regole chiare, altrimenti si costruirà sul ciglio della strada

LIGNANO. Stop a palazzoni impattanti sul lungomare di Lignano Sabbiadoro. Il rischio che continuino a essere costruiti condomini multipiano è sempre più alto viste le attuali normative in vigore. Servono, insomma, delle regole chiare a livello locale.

Per questo il consigliere di opposizione Vittorino Petiziol ha presentato una mozione per chiedere al consiglio comunale di adottare «delle direttive finalizzate a tutelare e valorizzare lo skyline e il waterfront della località di Sabbiadoro».

Da una parte per evitare «l’avanzamento dei piani superiori degli edifici in genere verso la spiaggia, mitigandone perciò l’incombenza», dall’altra per «favorire l’integrazione, morfologica ma ancor di più funzionale, dei piani terra delle strutture ricettive alberghiere (ed eventualmente anche dei pubblici esercizi) con il lungomare e con le attrezzature di spiaggia, ai fini di una rivitalizzazione dell’insieme non solo nelle ore diurne, ma anche in quelle serali».

Si vuole così stimolare un dibattito. «Nell’approfondito e anche aspro confronto – si legge poi - sviluppatosi nei tempi recenti, l’attenzione è stata quasi esclusivamente posta sul lungomare in quanto infrastruttura stradale, con prese di posizione anche fortemente contrastanti da una parte e dall’altra, prevalendo alla fine quella tutta concentrata sul mantenimento delle caratteristiche attuali della strada tali da far ipotizzare un intervento di semplice “maquillage” piuttosto che di rivisitazione morfologica e funzionale. Meno attenzione pare invece essere stata posta riguardo al rapporto fra la strada lungomare e le edificazioni che vi prospettano».

Ed è su questo punto, invece, che si concentra l’attenzione di Petiziol. «In particolare – continua -, l’unica norma che attualmente regola il rapporto degli edifici con la spiaggia è quella contenuta all’art. 5 del Prg, la quale stabilisce che i fabbricati non possono superare verso il mare, se non in recupero, l’altezza comportante sulla spiaggia un’ombra pari a 1/8 della larghezza della spiaggia in condizione di medio mare al giorno 20 agosto, alle 17.

A tal riguardo sarebbe interessante sapere se e quali verifiche sono state condotte nei casi concreti finora presentatisi. La prevista e auspicata ristrutturazione del lungomare, unitamente al piano dell’arenile in corso di elaborazione, suggeriscono di affrontare contestualmente il tema delle aree e delle funzioni di retro-spiaggia».

È necessario, pertanto, che il consiglio comunale si esprima e detti delle direttive. «Il rischio altrimenti - conclude Petiziol - è che con le deroghe del piano casa si vada a costruire sul ciglio della strada».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto