L'imprenditore emigrato dona un centro culturale

Aviano, Aurelio Lama alla cerimonia di inaugurazione della struttura che ha regalato alla comunità. Saranno promosse iniziative rivolte soprattutto agli anziani

AVIANO. «Viviamo in un mondo caratterizzato da un forte egoismo. Così chi è altruista è un rivoluzionario perché sovverte l’ordine costituito». Il “rivoluzionario” è Aurelio Lama, imprenditore e benefattore di Aviano che ha donato alla comunità di Marsure un centro socio-culturale.

Ieri c’è stato il taglio del nastro alla presenza di numerose autorità e di tanti avianesi. Costruito ex novo su un terreno di proprietà di Lama, emigrato che ha fatto fortuna all'estero, il centro segna anche la nascita della Fondazione Aurelio Lama onlus, che ha lo scopo di promuovere iniziative rivolte soprattutto al mondo degli anziani.

Partecipazione. Massiccia la presenza di cittadini, soprattutto di Marsure, che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare Aurelio Lama per le tante opere realizzate.

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Folta anche la rappresentanza di autorità: il sindaco di Aviano, Stefano Del Cont Bernard, quello di Roveredo in Piano, Monica Giacomini, rappresentanti dei Comuni di Fontanfredda e Sacile, il comandante della compagnia dei carabinieri di Sacile Pierluigi Grosseto assieme al comandante della stazione di Aviano Luigi Ruzza, i consiglieri regionali Armando Zacchinin e Chiara Da Giau e diversi esponenti del mondo sanitario e assistenziale.

Anziani. Nell’introduzione, il presidente della Fondazione, Alfonso Colombatti, ha detto che la struttura è «un luogo dedicato agli anziani giovani perché più tempo si passa nella comunità e meglio si sta». Nel centro di aggregazione saranno promosse diverse iniziative e sarà sede di incontro per la comunità. La Fondazione opererà nell’ambito dei programmi regionali.

«La comunità – ha concluso – dovrà raccogliere la sfida e utilizzare al meglio questo luogo». Il sindaco ha spiegato che il centro si rivolge a una fascia importante della popolazione e ha ricordato le opere già fatte da Lama. Espressioni di elogio per l’operato di quest’ultimo sono giunte anche da altre autorità. Alla cerimonia ha presenziato il gruppo folcloristico Federico Angelica, oltre a diverse associazioni di volontariato.

Benefattore. Completo gessato blu, Aurelio Lama ha mantenuto il suo riserbo presenziando alla cerimonia e tagliando il nastro, ma non è voluto intervenire. Mai come nel suo caso è evidente che contano i fatti più che le parole.

La casa è stata benedetta dal parroco di Marsure, don Alberto Arcicasa, e da quello di Roveredo in Piano, don Ruggero Mazzega, di origini marsuresi. Don Arcicasa ha donato un crocifisso.

«In un luogo di altruismo e amore – ha detto – la presenza di Gesù diventa un segno importante». I due sacerdoti hanno consegnato a Lama la pergamena con la benedizione di Papa Francesco.

Casa. L’edificio è a due i piani. Quello interrato sarà utilizzato come palestra ed è completato da un ambulatorio. Al piano fuori terra ci saranno una sala convegni e incontri e un angolo bar.

Al centro della sala spicca il camino in pietra, che si trovava nella casa di famiglia di Lama (che oggi accoglie le persone meno abbienti in cura al Cro).

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