L'inchiesta sui costi della politica Il pm: sondaggi pagati tre volte il loro valore

L’ex presidente Tondo è indagato per consulenze fino a 300 mila euro L’agenzia Alan Normann incaricata di testare il gradimento dell’ex giunta
Palmanova 30 Luglio 2012. Assemblea regionale PDL. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Palmanova 30 Luglio 2012. Assemblea regionale PDL. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

TRIESTE. Si chiama Alan Normann Comunicazione. Ed è un’agenzia di pubblicità, marketing e ricerche di mercato con sede a Udine.

Ebbene, l’inchiesta del pm Federico Frezza che vede indagato per truffa o, in alternativa, peculato l’ex presidente della Regione Renzo Tondo ruota tutta attorno ai rapporti ritenuti «strani» tra questa agenzia di cui è titolari Massimo Lombardo – marito di Valentina Visintin, già segretaria personale dell’ex assessore regionale al Turismo Federica Seganti – e la Regione stessa.

Oggetto del contendere: i sondaggi telefonici sul gradimento dell’attività della giunta di centrodestra effettuati nel 2011.

Secondo l’accusa Tondo, che è stato interrogato sabato mattina dal pm Frezza, avrebbe in pratica disposto – seppur indirettamente – l’incarico e il conseguente pagamento delle fatture per un ammontare di oltre 300 mila euro alla Alan Normann Comunicazione.

La società udinese, come è emerso dalle indagini, ha però subappaltato i sondaggi telefonici sull’efficienza della giunta all’istituto Quaeris di Treviso. Prezzo pagato da Alan Normann a Quaeris: circa 110 mila euro.

Ma la Regione ha speso quasi 200 mila euro in più. Il sospetto del pm Frezza è che tali sondaggi siano stati pagati tre volte il valore di mercato allo scopo di favorire Lombardo che, a suo tempo, aveva collaborato con Tondo a una precedente campagna elettorale.

Ma c’è di più. L’incarico alla Alan Normann Comunicazione è stato attribuito senza alcuna gara quando avrebbero dovuto essere consultate altre società di marketing e comunicazione.

In procura a Trieste, insomma, il sospetto è che qualcuno in Regione – in nome e per conto dell’allora presidente Tondo (e, verosimilmente, su sua indicazione) – abbia incaricato l’azienda di Udine di effettuare i sondaggi seppur “salati”.

Nel dettaglio, non si è trattato di un appalto tradizionale da 300 mila euro. L’agenzia Alan Normann, infatti, ha presentato una serie di “minifatture”, ognuna dell’ammontare di 15-20mila euro, che sono state tempestivamente onorate dagli uffici della giunta. E che, alla fine dei conti, hanno portato la Regione a pagare i sondaggi effettuati dall’azienda trevigiana subappaltatrice tre volte tanto il costo reale.

Un esempio: Quaeris fatturava a Alan Normann circa 1,5 euro per intervista telefonica. Quest’ultima a sua volta fatturava alla Regione sino a 7 euro per intervista. Un affarone.

A tirare in ballo Tondo, attuale capogruppo consiliare del Gruppo misto e portavoce dell’opposizione, sono state numerose email. Le comunicazioni di posta elettronica si trovavano nella memoria degli hard disk dei computer della Seganti (indagata per abuso d’ufficio) che sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza nel mese di luglio del 2012 su incarico del pm Massimo Panzeri di Udine nell’ambito dell’inchiesta sullo “sbarco” a Trieste del radio truk di Rtl 102,5.

Dall’esame delle memorie elettroniche è emerso che, dietro all’incarico sui sondaggi relativi al funzionamento e al gradimento della giunta assegnato alla Alan Normann Comunicazione, c’era seppur indirettamente – perché non aveva firmato lui i contratti di incarico – lo stesso ex presidente del Friuli Venezia Giulia.

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